Le falsità contenute nel comunicato della Giulianova Patrimonio meritano qualche risposta.
Le critiche espresse in Consiglio Comunale dal consigliere Arboretti erano rivolte alla Giunta e al Presidente della Giulianova Patrimonio; non riguardavano affatto i dipendenti della stessa.
D’altra parte, che pe
r caso ogni volta che viene criticata l’amministrazione comunale devono risentirsi i dipendenti del Comune? No, ovviamente; anzi, i dipendenti possono, tranquillamente, condividere le critiche rivolte ai loro datori di lavoro pro tempore!
Innanzitutto, quindi, rassicuriamo i lavoratori della Giulianova Patrimonio:
per il Cittadino Governante il lavoro è un diritto fondamentale di tutti; il Consigliere comunale Franco Arboretti li ha elogiati per quello che fanno e, anzi, ha auspicato, per loro, la certezza occupazionale nel tempo. Basta ascoltare sul nostro sito i tre interventi che egli ha pronunciato nel dibattito consiliare riguardante la Giulianova Patrimonio.
Al Presidente Di Giambattista e al Sindaco Mastromauro – che probabilmente sono i veri estensori della delirante lettera – diciamo, invece, di smetterla con questa tambureggiante propaganda mistificatrice condita di continue offese nei confronti di chi squarcia il velo che cerca di coprire la loro evidente incapacità amministrativa. Di smetterla, anche, di considerarsi come gli elargitori discrezionali di posti di lavoro ritenendo che i dipendenti siano alla loro mercè come fossero sudditi: quei posti di lavoro sono ovviamente necessari in un Comune civile e vengono remunerati tramite le tasse di tutti i cittadini che le pagano. E di smetterla, infine, di parlare di presunta acredine politica o odio personale: la politica è una cosa seria!
La nostra critica è fondata sul fatto che essi stanno creando, con scelte sbagliate, una sorta di Comune parallelo sempre più elefantiaco, sottratto ai controlli del Bilancio comunale complessivo, pur attingendo da esso cospicui trasferimenti, e che, quindi, è destinato nel giro di pochi anni al fallimento trascinando nel dissesto finanziario anche il Comune.
D’altra parte, perché è stata messa in vendita la farmacia comunale? Perché c’è un buco di circa 4 milioni nel Bilancio comunale. E perché c’è un buco siffatto? Perchè l’amministrazione sperpera il denaro pubblico, trasferisce o si impegna a trasferire denaro (che non ha) alle società partecipate del Comune quali Società Patrimonio, Ente d’Ambito Sociale, CIRSU-SOGESA (presso cui nomina, a volte, amministratori inadeguati al vertice), fa passi più lunghi della proprie gambe nella Spesa senza ottenere tutte le risorse previste per legge nelle Entrate.
E’ possibile far andare avanti questa spirale perversa?
E’ possibile che i cittadini debbano vedersi venduti i propri gioielli di famiglia, magari prossimamente anche Kursaal, piazze, scuole, altre aree verdi, per ottenere, tra l’altro, solo di qualche anno l’allontanamento del fallimento del Comune?
Tutto ciò è inaccettabile agli occhi dei lavoratori e di tutti i cittadini. Le patologie vanno curate tempestivamente. Tanto per cominciare la Giulianova Patrimonio (che ci costa, solo per essere gestita circa 300.000 euro l’anno!) non può decuplicare le proprie attività come è stato proposto dall’amministrazione, anzi le attività esistenti devono tornare progressivamente, senza traumi per i lavoratori, all’interno del Comune, mettendo a punto una completa squadra della Manutenzione cittadina con budget certi, prioritari, ogni anno (e si sarebbe dovuto fare già da molto tempo).
Infine qualche domanda all’Arch. Di Giambattista ( Presidente della Giulianova Patrimonio):
- Perché non fa rispettare il contratto che ha col Comune per la gestione della farmacia comunale, valido fino al 2015, visto che è l’unica attività che fa guadagnare (e anche abbastanza) invece di farla vendere?
- Perché ha gestito così male la vendita della scuola Acquaviva facendo perdere alla collettività giuliese almeno un milione di euro?
- Perché non ha difeso il Kursaal dallo sfregio urbanistico in atto sul lato nord?
- Esiste tutta la documentazione comprovante il rispetto delle procedure di evidenza pubblica nella spesa che effettua che annualmente ammonta a circa 2.500.000 euro?
Giulianova 30 ottobre 2011
IL CITTADINO GOVERNANTE
associazione di cultura politica