GIULIANOVA – I carabinieri, dopo il terzo brutto episodio, adesso stanno lavorando su una pista abbastanza concreta per cercare di risalire al maniaco che disturba le ragazzine, avvicinandole con una scusa quando si trova in macchina e, una volta che la vittima prescelta, si avvicina, si apre i pantaloni mostrando i genitali e subito dopo, con la ragazzina ancora sotto shock , si allontana con la sua auto a tutta velocità. Il terzo episodio si è verificato martedì pomeriggio in corrispondenza del parco Cerulli ubicato sul prolungamento di viale Orsini. Anche in questo caso una diciottenne mentre transitava sul marciapiede antistante il parco, veniva affiancato in auto da un uomo a volto scoperto, dell’apparente età di 35-40 anni, il quale sembrava volesse chiederle delle informazioni. La diciottenne si avvicinava per cercare di essere utile ma lo sconosciuto, repentinamente, appena la ragazza poteva vederlo dal finestrino abbassato, si apriva la cerniera dei pantaloni per mostrare le parti intime e, soddisfatto di questo, ripartiva senza dire più nulla. Anche in questo caso, come in quelli precedenti, la vittima tornava a casa per raccontare quanto accaduto ai propri famigliari che, a loro volta, conducevano la figlia dai carabinieri per denunciare ufficialmente l’accaduto. La novità, rispetto agli altri due episodi, sta nel fatto che i carabinieri stavolta avrebbero qualche elemento in più per quanto riguarda l’autovettura, dovrebbe essere una golf di colore grigio chiaro. E’ l’unico elemento concreto sul quale ora i militari possono lavorare. Il primo dei tre casi che la cronaca ha registrato riguarda una ragazzina di dodici anni che mentre passeggiava tranquillamente con il cagnolino nei pressi del Green Point nel quartiere Annunziata al Lido. Ad un certo punto, mentre la ragazzina si stava dirigendo verso il ponte in legno sul Tordino, veniva avvicinata da un’autovettura alla cui guida c’era un uomo. Questi, le rivolgeva dei complimenti e successivamente la invitava a salire sull’auto. La ragazzina rimaneva perplessa ed incredula ed è stato a quel punto che l’uomo si abbassava i pantaloni cominciando a toccarsi davanti a lei. Superato il comprensibile momento di shock, tornava sui suoi passi e si affrettava per tornare verso casa. L’uomo, ricompostosi, sembrava volesse inseguirla con l’autovettura ma ecco che, per sua fortuna, la ragazza incontrava un conoscente e si metteva a parlare con lui per fare in modo che lo sconosciuto non potesse più disturbarla. Ed infatti lo stesso transitava velocemente e si allontanava. A casa la ragazzina raccontava tutto alla donna mentre era ancora spaventata ed in lacrime. La mamma , anche per evitare che altre bambine o ragazzine potessero incappare in quell’individuo, decideva che fosse giusto avvertire di quanto accaduto i carabinieri e con la figlia si portava in caserma per raccontare tutto. Terzo episodio qualche giorno dopo sul lungomare.