Continua, senza sosta, l’attivita’ che gli uomini della guardia di finanza di teramo svolgono nel contrastare le violazioni relative al gioco realizzato attraverso gli apparecchi da intrattenimento anche quando sembrano, apparentemente, regolari.
infatti, spesso, per mezzo della rete telematica, mascherando l’indirizzo “ip” attraverso un software posto all’interno dell’apparecchio, e’ possibile ridirezionare il collegamento a determinati siti (di fatto non visibili dall’utente) che riguardano forme di gioco d’azzardo.
in questo contesto, muovendo da una preliminare attivita’ d’iniziativa, e’ stato eseguito un sequestro penale di un apparecchio comunemente noto come “totem” o “chiosco multimediale”.
lo sviluppo delle successive indagini, dirette dalla dottoressa roberta d’avolio – sostituto procuratore presso la procura della repubblica del tribunale di teramo – ha portato a vari sequestri penali nei confronti di diversi soggetti, tutti compresi nell’area del teramano.
infatti, i moltissimi avventori, tramite un apposito link, avevano la possibilita’ di accedere ad un vero e proprio casino’ “on-line” costituito da tutti i giochi vietati e proibiti dalla vigente normativa nazionale
altresi’, gli apparecchi in questione, privi delle prescritte autorizzazioni rilasciate dall’amministrazione autonoma dei monopoli di stato, operavano al di fuori del circuito legale, necessario a monitorare il volume delle giocate finalizzato a quantificare il p.r.e.u. (prelievo fiscale).
gli accertamenti svolti hanno consentito di rilevare come i giochi venissero gestiti “da remoto” inducendo a ritenere l’esistenza di una vera e propria rete di societa’, ubicate in piu’ parti del territorio italiano, collegate tra loro, protese ad organizzare, gestire e pubblicizzare un determinato sito fruibile per mezzo degli apparecchi cc.dd.“totem” proposti, attraverso un complesso sistema di affiliazione “a piramide”, per il noleggio o la vendita.
nel prosieguo della citata attivita’ e’ stata effettuata una complessa operazione, svoltasi nella trascorsa giornata, che ha visto la partecipazione di oltre 100 uomini impegnati nell’esecuzione di provvedimenti di perquisizione locale domiciliare e sequestro in diverse localita’ e piu’ precisamente nelle province di ascoli piceno, macerata, napoli, bari, udine, forli’, benevento e torino che hanno riguardato 27 societa’ e 19 persone fisiche
e’ stato rinvenuto materiale informatico (quali pc, pen- drive, ma soprattutto i server) di assoluto rilievo perche’ utile a favorire il prosieguo delle indagini per l’individuazione degli utenti e/o gestori affiliati, dei collegamenti tra le diverse societa’ nella gestione dei siti e/o degli apparecchi, per la quantificazione degli introiti percepiti e, elemento oltremodo importante, per localizzare tutti i totem dislocati sul territorio.
la relativa attivita’, tutt’ora in fase di svolgimento, ha permesso di rimettere nella disponibilita’ della competente autorita’ giudiziaria:
– nr. 3 server,
– nr. 30 pc;
– nr. 5 pen-drive;
– nr. 521 smart-cards;
– nr. 23 totem;
– nr.10 lettori di banconote e smart-cards;
– documentazione varia.