La  Giunta regionale d’Abruzzo, su

proposta dell’assessore all’Istruzione, Paolo Gatti, ha

approvato il piano regionale di dimensionamento scolastico che

prevede la riduzione di 24 autonomie scolastiche

sottodimensionate, senza comportare la soppressione di alcun

punto di erogazione dei servizi.

Un piano che, nel rispetto

delle norme nazionali, presenta una più razionale

organizzazione dell’offerta di istruzione e consente di produrre

economie e risparmi ingenti che saranno riversati sui servizi

scolastici.

   “Nel solco del dettato normativo – afferma Gatti – abbiamo

definito una nuova rete scolastica regionale più vicina alle

reali esigenze del territorio, che elimina le frammentazioni e

scova le duplicazioni. Ciò consentirà – prosegue – non solo di

rispettare le regole, ma anche di liberare risorse da dedicare

alla didattica, sfoltendo la burocrazia. Abbiamo deliberato,

infine, di istituire un Tavolo Tecnico Interistituzionale per

l’esame di tutte le questioni connesse all’ampliamento

dell’offerta formativa e alla piena attuazione delle recenti

riforme in tema di Istruzione approvate dal Governo”.

   “Nel complesso – conclude l’assessore – ritengo sia stato

svolto un buon lavoro, che ha saputo coniugare la logica

dell’efficienza con quella dell’attenzione e del rispetto verso

i territori”. Il nuovo piano giunge dopo l’opportuno rinvio

deciso per l’anno scolastico 2010/11, in considerazione anche

del terremoto dell’Aquila, e al termine di un percorso di

confronto che ha visto impegnati, su tavoli regionali e

provinciali, l’Assessorato regionale, gli enti locali, l’Ufficio

Scolastico Regionale (Usr), i dirigenti scolastici e i

responsabili degli ambiti territoriali dell’Usr. Dopo questa

fase di confronto, le Province hanno predisposto e formalmente

adottato i rispettivi piani territoriali, trasmessi all’Ufficio

Scolastico Regionale, che ha rilasciato un formale parere sulle

scelte operate dalle Province. (ANSA).