Otto studenti sono stati espulsi
dalla Casa dello Studente, ex Caserma Campomizzi, ed è stata
revocata loro la borsa di studio e il posto letto, con perdita
di una cauzione di 450 euro, per aver fumato, in momenti
diversi, nei mesi passati, una sigaretta affacciati alla
finestra dell’aula studio.
Ai ragazzi, sei uomini e due donne,
dei quali quattro di nazionalità israeliana e quattro italiani,
la comunicazione di lasciare la camera entro una settimana è
arrivata il 15 febbraio.
“E’ un trattamento disumano – ha detto l’avvocato degli
otto studenti, Wania delle Vigne – e una punizione abnorme. Per
una sigaretta viene compromesso il futuro di questi ragazzi e la
loro possibilità di studiare e laurearsi all’Aquila”. I
ragazzi espulsi di età tra i 18 e i 22 anni studiano medicina,
fisioterapia, matematica, ingegneria e psicologia.
Attualmente hanno trovato un alloggio chi nei container della
Protezione Civile, chi da amici in città oppure a Roma.
“Questa cosa è capitata durante il periodo di esami – ha detto
uno dei ragazzi – Avevo un esame il 24 febbraio e dovevo
lasciare la camera il 22″.
“Vorremmo cercare una soluzione per reintrodurre i ragazzi
nella struttura e soprattutto per far acquisire di nuovo loro i
benefici della borsa di studio – ha detto il commissario
straordinario dell’Adsu, Francesco D’Ascanio – C’é, però, una
chiusura totale da parte del Direttore dell’Azienda al Diritto
allo Studio Universitario, Luca Valente”. (ANSA).