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TERAMO -Sono cento le farmacie della provincia di Teramo che hanno aderito alla sperimentazione della “Farmacia dei servizi”. Si tratta di un progetto varato nel giugno scorso dalla giunta regionale abruzzese che con delibera ha approvato la sperimentazione che da ieri è entrata nella fase operativa.
Da ieri infatti sono disponibili nelle farmacie che hanno aderito una serie di servizi aggiuntivi rispetto a quelli già forniti, sia per favorire il decongestionamento delle strutture ospedaliere facilitando nel contempo l’accesso a una serie di prestazioni, sia per ampliare il ruolo che le farmacie devono assolvere nell’ambito del servizio sanitario nazionale.
Le farmacie che aderiscono a questa fase di sperimentazione, che durerà fino alla fine del 2024, forniranno servizi cognitivi di monitoraggio dell’aderenza alla terapia e ricognizione farmacologica per i pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), telemedicina (elettrocardiogramma, holter pressorio e holter cardiaco) , il supporto allo screening del tumore del colon-retto (sangue occulto nelle feci) e le vaccinazioni anti Covid-19.
L’accesso dei pazienti ai servizi di telemedicina prevede la prescrizione da parte del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta su ricetta rossa Ssn o su carta bianca intestata.
“Grazie alla distribuzione capillare delle farmacie, presenti anche in zone interne in cui gli spostamenti soprattutto della popolazione anziana sono difficili, questa sperimentazione mette un altro tassello per il raggiungimento di quella “medicina di prossimità” che assicura prestazioni sanitarie sempre più vicine al domicilio del paziente”, commenta il direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia.