Diverse Amministrazioni si sono succedute negli anni e nessuna ha mai affrontato il problema: hanno preferito regalare soldi ai vari presidenti del momento anziché spenderli per l’adeguamento dello stadio alla sicureza dei cittadini. Giancarlo Cameli regalava 234 milioni di lire l’anno mentre diceva di non averne 50 per un nuovo pulmino per portare a scuola i ragazzi disabili (lui è cattolico!); Ruffini negava il trasporto scolastico ai disabili delle superiori perché la regione gli aveva ridotto i contributi per 60 mila euro, però ne aveva 170 mila per il presidente del pallone (lui è un democratico); Mastromauro (Pd di nome ma berlusconiano come cultura sociale) da un lato mette in vendita la Farmacia comunale per un riequilibrio di bilancio di 1 milione e 800 euro per evitare il fallimento del Comune, dall’altro pensa di poter spendere quasi un milione di euro per evitare al presidente il sacrificio di far giocare la squadra in uno stadio a norma in questo momento di crisi (che lascia centinaia di famiglie sul lastrico) e con un bilancio comunale che parte, nel 2012, con un passivo di oltre due milioni di euro; tutto ciò anziché rivolgersi agli sportivi, sicuramente comprensivi, spiegando loro la grave situazione attuale e chiedere il sacrificio di spostarsi in una sede vicina: non ha neanche rispetto della sensibilità e della disponibilità degli sportivi. E’ proprio ora di rottamare.
Eden Cibej

(tratto da un commento su cityrumors.it)