TERAMO– A distanza di alcune settimane dall’apertura dell’inchiesta bis della Procura di Teramo sul Cirsu (il consorzio per la getione dei rifiuti nei comuni teramani di Bellante, Morro D’Oro, Giulianova, Notaresco, Roseto e Mosciano), il pm Luca Sciarretta ha iscritto due persone nel registro degli indagati per reati ambientali.
Da quanto si apprende entrambi gli indagati sono della ditta che gestisce il polo tecnologico di Grasciano. Si tratta di un atto dovuto alla luce di tutta una serie di accertamenti, con la Procura che anche in questo questa volta indaga sul mancato rispetto di tutta una serie di normative che vanno dallo smaltimento del percolato alle emissioni. È la seconda inchiesta aperta dal pm Luca Sciarretta sul Cirsu, ed è scaturita dalle segnalazioni dell’Arta che, nei mesi scorsi, ha fatto due sopralluoghi sull’impianto. Intanto, ad ottobre, si aprirà il processo nato dalla prima inchiesta, sempre relativo a reati ambientali. A comparire davanti ai giudici saranno Angelo Di Matteo, all’epoca dei fatti presidente del consorzio, Federico De Carolis, per alcuni mesi legale rappresentante del consorzio intercomunale rifiuti, Massimo Martinelli, presidente del cda del Consorzio stabile ambiente e Francesca Maria Siciliani, amministratore unico della ditta Gea.