GIULIANOVA – Prendiamo parola anche noi, sul corteo di sabato, visto che diverse volte in questi giorni siamo stati tirati in ballo.
E la prendiamo, dopo aver fatto passare un po’ di tempo, per vedere fino a che punto le dichiarazioni delatorie, menzognere, denigratorie dell’amministrazione (riprese da alcuni giornalisti) potessero arrivare.
Parliamo dunque del corteo, da chi è stato organizzato, per quali motivi e che passaggi prossimi farà.
Il corteo di sabato è stato frutto di settimane di incontri, analisi, assemblee, dibattiti, presenze in piazza in cui si è spiegato, anche tecnicamente (con l’ausilio di centinaia di opuscoli diffusi), e dibattuto cosa sia il Daspo urbano.
E’ stato il frutto della costruzione di una mobilitazione che ci ha visto impegnati su più fronti e non solo a noi. Perchè il percorso che è stato avviato, lo è stato fatto tra varie realtà che avevano in comune questa lotta.
Ma non solo. Al corteo hanno trovato voce varie istanze, dalle persone sotto sfratto del Condominio solidale, agli studenti, a noi anarchici/he, agli ultras, a “semplici” signori/e… insomma è stato espressione di una realtà variegata e trasversale che in quella giornata ha espresso il proprio dissenso, non “solo” contro il Daspo, ma in generale contro certe politiche e certi atteggiamenti autoritari e repressivi.
E lo ha fatto come aveva ampiamente dichiarato avrebbe fatto.
Senza tra l’altro, alcuna speculazione politica (come qualcuno sta insinuando), perchè la giornata di sabato scorso è stata totalmente autorganizzata e vissuta da varie componenti che nelle proprie rivendicazioni hanno ognuna una propria autonomia e modalità.
Questo vuol dire semplicemente che, in quella giornata, vi è stata una espressione collettiva costruita grazie alla lealtà ed al rispetto dei suoi componenti, che non necessariamente si ripeterà in futuro, o forse sì (vedremo), perché come detto, ognuno ha i propri contenuti e le proprie pratiche. E di quelle, solo chi le attua, ne può e ne deve rispondere.
Questo percorso di lotta, che si chiama autorganizzazione, da parte di alcuni – l’amministrazione ed i suoi compari (per convenienza o disconoscenza), è stato raccontato in modo falso ed ha dato adito alle più variegate infamie e menzogne. A partire proprio dal sindaco o dai suoi alleati della Lega.
A partire da assurde dichiarazioni del primo cittadino, secondo cui (ha dichiarato) le contestazioni contro la sua amministrazione, sarebbero iniziate da quando è avvenuto, mesi fa, un blitz contro il traffico di eroina. Lasciando intendere non si sa cosa…
Non pensiamo qualcuno possa credere a tali infamie (altre non le riportiamo perché sarebbe troppo…), ma, visto che siamo di chiarimenti: No! Signor sindaco, l’opposizione a questa amministrazione si è acuita quando vi siete levati la maschera. Quando sul sociale e sulla repressione, vi siete mostrati come i peggiori persecutori e i peggiori aguzzini, contro gli oppositori, contro i poveri, contro ogni voce fuori dal coro.
Ed a poco servono le continue minacce che questa amministrazione rivolge a chiunque dissenta, noi compresi. A partire proprio dalle minacce di sgombero contro il Campetto Occupato. Lo avevamo detto, se qualcuno continuerà con le sue politiche autoritarie, troverà il pane per i propri denti.
E noi facciamo quel che diciamo!
Come il corteo di sabato, che avevamo detto abbondantemente come sarebbe stato e perché, ma non avendo da controbattere, qualcuno ha pensato bene di dedicarsi all’infamia, nei nostri confronti soprattutto, ma nei confronti dei partecipanti in generale.
Ma le bugie, si sa, hanno le gambe corte.
E la bellissima giornata di sabato, frutto di una partecipazione condivisa e gioiosa nella lotta (come non si vedeva da tempo), non potrà essere infangata da qualche infamia del Potere.
Non potrà essere fermata da continue minacce ed atteggiamenti sempre più autoritari, che non fanno altro che aumentare la voglia e la convinzione di lottare.