GIULIANOVA – Dopo aver risolto lo scorso anno la questione del cosiddetto “esproprio Franchi”, mettendo la parola fine ad una vicenda trascinatasi dagli anni ’70 con il pagamento agli eredi di quasi 4,5 mln di euro, dal passato si proietta sull’Amministrazione comunale lo spettro di un nuovo pagamento derivante egualmente da un esproprio di terreni effettuato nel 1976.
“Si tratta – spiega il sindaco Francesco Mastromauro – di terreni ubicati in via Ippodromo, quelli dove è sorto l’attuale Centro sportivo. Come per la ben nota vicenda Franchi, ma anche per i numerosi altri debiti derivanti da espropri del passato che in questi anni abbiamo avuto cura di azzerare liquidando i pagamenti dovuti, torna sul tappeto una questione di quarant’anni fa, in uno scenario culturale ma anche e soprattutto economico completamente mutato. Non c’erano allora patti di stabilità da rispettare e tagli drastici nei finanziamenti agli enti locali da parte di Regione e Governo. Ma soprattutto non c’era una crisi economica feroce come quella che ha iniziato a stritolare l’Italia dal 2008. Erano gli anni di piombo, e la RAI iniziava timidamente le prime trasmissioni a colori. Sembra davvero un secolo fa. Quell’esproprio per pubblica utilità del 1976 – prosegue il sindaco – è tornato di drammatica attualità con una sentenza pronunciata pochissimi giorni addietro dalla Corte di Appello di Ancona che ha quantificato in circa 380.000 euro la somma dovuta dal Comune agli eredi Sodo-Migliori-Cerulli. I quali peraltro, ritenendo la somma non congrua, faranno ricorso chiedendo, in base all’art. 1124 del codice civile, il maggior danno e quindi la rivalutazione monetaria. Ciò significa che il giudizio proseguirà. In ogni caso sarà necessario il passaggio in Consiglio comunale per riconoscere la somma dovuta come debito fuori bilancio. Riaprendo ancora una volta – conclude il sindaco – lo spinoso capitolo delle espropriazioni venute da lontano ma i cui effetti si ripercuotono nel presente”.