Oggi molti cristiani fuggono dall’Iraq (era questo il dramma previsto con lungimiranza Giovanni Paolo II quando condannò la guerra in Iraq), dall’Egitto, dai territori palestinesi, dalla Turchia. Si tratta indubbiamente di un evento drammatico. Ma solo perché della gente è costretta a lasciare la propria casa, i propri cari, a cambiare abitudini e lingua o c’è in gioco, oltre questo, qualcosa d’altro?

Occorre lavorare perché i cristiani possano rimanere e vivere tranquillamente nelle proprie case, perché in Medio Oriente sia rispettata la libertà religiosa, non è un fatto sentimentale dovuto alla comune “militanza” religiosa”. (La bussola quotidiana 20/12/10) Il Papa ci ricorda che“Le comunità cristiane, con il loro patrimonio di valori e principi, hanno fortemente contribuito alla presa di coscienza delle persone e dei popoli circa la propria identità e dignità, nonché alla conquista di istituzioni democratiche e all’affermazione dei diritti dell’uomo e dei suoi corrispettivi doveri”. (Messaggio per la giornata mondiale della pace 2011) In altri termini: la fede cristiana ha generato una cultura cioè un modo di essere, di pensare e di agire, che ha reso possibile a tutti di pensare ed agire, secondo la propria storia e le proprie convinzioni. E’ all’interno della tradizione cristiana che sorge il principio di laicità, combattuto oggi dalle due apparenti sponde opposte, laicismo e fondamentalismo. Come non avvertire, allora, che difendendo la presenza cristiana, la libertà dei cristiani di vivere la loro fede, si difende non semplicemente una confessione, un credo religioso tra i tanti, ma la libertà di tutti?

Si tratta solo di alcune osservazioni che saranno oggetto di riflessione e testimonianza nell’incontro pubblico organizzato dall’Associazione Culturale L’Infinito dal titolo “Cristiani perseguitati. Perché?” che si svolgerà domani venerdì 18 febbraio 2011 alle 21.00 presso il G. H. Don Juan a cui interverranno Mons. Michele Seccia Vescovo della Diocesi di Teramo/Atri e Padre Bernardo Cervellera direttore dell’agenzia di stampa Asianews.