“L’inchiesta che ha portato agli

arresti di un esponente di primissimo piano del Pdl,

unanimemente considerato braccio destro di Chiodi, rivela

l’esistenza in Abruzzo di una vera e propria cricca”.

Lo

dichiara il capogruppo Idv in Consiglio regionale d’Abruzzo,

Carlo Costantini, sollecitando, in una nota, le dimissioni di

Chiodi da presidente della Regione nonché da commissario alla

ricostruzione e da commissario alla Sanità.

   “Da questo momento in poi – prosegue Costantini, antagonista

di Chiodi nella corsa alla presidenza della Regione nel 2008 –

se si considerano anche tutte le altre vicissitudini giudiziarie

che hanno colpito direttamente o comunque interessato il

presidente Chiodi ed esponenti della sua Giunta, diventa

fondata, prima ancora che legittima, la preoccupazione che molte

scelte di ieri e di oggi di Chiodi e della sua Giunta non siano

finalizzate all’esclusivo interesse degli abruzzesi, ma

all’interesse di cricche”.

   “Chiodi ha vinto le elezioni, e le ha vinte per il rotto

della cuffia, perché si era posto agli elettori come

l’alternativa immacolata al sistema di potere che aveva

governato la Regione negli anni precedenti. Questo rapporto si

é rotto, è stato letteralmente demolito dagli scandali che

ormai periodicamente investono le sue attività. Chiodi deve

quindi assumere l’unica decisione conseguente possibile. Deve

dimettersi immediatamente e restituire agli abruzzesi il diritto

di scegliersi un nuovo presidente e una nuova classe

dirigente”.

   “A questo aggiungo che, vista l’altissima pericolosità del

sistema di potere che gli ruota attorno e i poteri assoluti che

esercita in settori delicatissimi come quelli della sanità e

della ricostruzione, Chiodi non può ritardare neppure di un

momento le sue dimissioni da Commissario alla ricostruzione e da

Commissario alla Sanità”. (ANSA).