E’ proprio vero che quando la politica si nutre di sola propaganda prima o poi il cittadino se ne accorge.
Molteplici i casi di “spot” smascherati agli esiti dei fatti che hanno interessato l’amministrazione Mastromauro (servirebbe un “ libro Mastro” per raccoglierli tutti).
Ma nel caso di specie si è battuto ogni record.Proprio nel giorno in cui il sindaco e l’assessore esterno (quindi si presume scelto in quanto ritenuto meritevole di valore aggiunto) al Sociale Cameli fanno la loro passerella presso gli asili nido cittadini, (facendola passare come notizia), intenzionati a detta loro a “prendere nota di quanto è necessario fare per rendere ancor più gradevole la permanenza dei bimbi nelle strutture”e a lodarsi di non si sa quali meglio precisati meriti se non quello di aver aumentato le rette mensili (quindi le tasse), arriva dalla Regione Abruzzo la grave notizia!
Il Comune di Giulianova è stato escluso agli Esiti dell’ Avviso Pubblico “Interventi a favore del sistema dei servizi educativi per la prima infanzia”.
Una figuraccia che costa caro in termini di aiuto alle famiglie!
Mentre come giustamente ricordato dall’ assessore Gatti, la Regione Abruzzo Prosegue nella politica tesa alla qualificazione e all’implementazione dei servizi educativi per la prima infanzia ponendosi come principali obiettivi la promozione e lo sviluppo di iniziative finalizzate alla realizzazione di un sistema integrato pubblico e privato e il decremento delle liste di attesa per i bambini in età da 0 a 3 anni, così da garantire l’aumento dei posti presso i servizi educativi per la prima infanzia, il Comune di Giulianova viene bocciato.
Su 50 istanze pervenute sono stati 37 i Comuni della Regione Abruzzo finanziati con 1,4 milioni di euro. I primi 19 Comuni riceveranno risorse per un totale di 1,1 milione di euro per incrementare i posti presso i servizi educativi per la prima infanzia. Gli altri 18 Comuni sono stati finanziati per complessivi 256mila euro per il sostegno alle spese di gestione dei servizi educativi per la prima infanzia e per attrezzature.
Dunque, molti comuni hanno risposto in modo positivo e attento.
L’amministrazione Mastromauro, ancora una volta ha lasciato cadere nel vuoto una importante opportunità offerta dalla Regione a favore dei cittadini.
In un momento di notevole riduzione delle risorse destinate al Welfare il Comune di Giulianova non riesce a compiere quello sforzo organizzativo maggiore per cogliere opportunità che incidono in modo positivo sulla vita delle persone e delle famiglie.
Chi rappresenta l’UDC di Giulianova, e non certo gli elettori, va dicendo in giro di avere sposato, per tramite del suo assessore Cameli, l’amministrazione Mastromauro per riportare al centro dell’attenzione amministrativa il sociale e le famiglie. Dopo la vicenda che riguarda gli autisti dei bus addetti al trasporto scolastico con la precarizzazione estrema del rapporto di lavoro anche in quei servizi completamente finanziati con risorse pubbliche,
dopo mancata soluzione per i lavoratori precari, ex co.co.co, impegnati in Comune con tutti i risvolti teatrali connessi a proposte tardive ed impraticabili,
da ultimo con questa sonora bocciatura da parte della Regione è naturale prendere atto dell’ incapacità di tradurre in politiche concrete tali dicerie.
Ci si chiede a questo punto, visto che nel recente passato per molto meno altri assessori sono stati epurati dal sindaco, quale sia il giudizio che il sindaco da del suo collaboratore Cameli e quali siano i provvedimenti che intende adottare a riguardo.
Ormai è chiaro a tutti il fallimento su ogni fronte di questa amministrazione, retta numericamente da un’operazione di palazzo spregiudicata.
“UDC – Cameli – Mastromauro” non è frutto di scelte meritocratiche e i cittadini sapranno presto giudicare i registi e gli attori di questa parodia che sta desolatamente volgendo al termine.