Paradossale finire sulla graticola per aver tentato di prorogare i contratti degli ex co.co.co.”. Il sindaco Francesco Mastromauro non nasconde il suo stupore ed anche l’amarezza dopo la replica di Cgil e Cisl sulla questione dei lavoratori precari. Alla fine la colpa è nostra. Colpevoli di aver voluto nel 2010 un proroga di 18 mesi mentre gli altri Comuni tiravano i remi in barca mandando a casa i lavoratori. Colpevoli ora perché, non consentendo la legge ogni altra proroga, invece di lavarci le mani come Ponzio Pilato prendendo atto, come hanno fatto quasi tutti, dell’impossibilità di prorogare i contratti”,  prosegue il sindaco,  “noi, fatto unico nell’intero Abruzzo ma da nessuno riconosciutoci, abbiamo invece deciso di oltrepassare il divieto con tutte le conseguenze che ne sarebbero derivate. In sostanza, avremmo pagato di tasca nostra. Ma per farlo doveva essere previamente sottoscritto un accordo. Quell’accordo non è stato sottoscritto e quindi è venuto meno il presupposto necessario per procedere. Secondo il PdL si trattava di una furbata. Chissà però se i pidiellini avrebbero votato in consiglio la delibera con la prospettiva di mettere mano al proprio portafoglio, come noi eravamo disposti a fare? Viene il sospetto, forte”, dice ancora Mastromauro, “che era meglio non fare nulla. Ma per noi la situazione dei lavoratori è sempre stata una priorità. E lo dimostrano i fatti. Il prefetto ha recentemente lanciato un appello ai sindaci chiedendo di attuare la raccolta porta a porta così da impiegare i lavoratori ex SOGESA. Ebbene, vorrei ricordare, ed è giusto farlo perché mi sembra che alcuni abbiano la memoria corta, che siamo stati gli unici a tutelare i lavoratori ex SOGESA, i 40 operanti a Giulianova, facendo in modo che venissero tutti riassorbiti dalla Ecologica Sangro. E’ già molto ma non è tutto. Infatti, quei lavoratori verranno assunti dal gestore unico del servizio una volta individuato tramite il bando europeo ormai in via di pubblicazione. Se ci sono altri lavoratori ex SOGESA a spasso – conclude il sindaco – è perché gli altri comuni CIRSU non hanno provveduto a fare ciò che invece noi abbiamo fatto. Eppure nessuno lo ricorda. Silenzio totale. Ma io continuo a pensare, nonostante l’avviso contrario di qualcuno, che l’azione sia il miglior antidoto alla disperazione. E comunque preferibile al non fare nulla”.