E’ stata scritta ieri un’altra pessima pagina amministrativa da parte della Giunta Mastromauro in un consiglio comunale che è stato una vera e propria cartina di tornasole nel far comprendere chi a Giulianova è dalla parte del rispetto dell’ambiente, del paesaggio, della vivibilità, del patrimonio pubblico e degli interessi generali (anche sotto il profilo finanziario).
Il Sindaco ha condotto la sua maggioranza su posizioni impensabili per lo schieramento progressista e impresentabili ad una città civile:
1) La richiesta della fuoruscita della porzione di territorio giuliese dalla Riserva naturale guidata del Borsacchio che si incardina proprio sulla zona umida del Tordino.
2) La conferma della volontà (con la Monetizzazione) di non far acquisire al patrimonio pubblico buona parte delle aree che in base al PRG occorre cedere gratuitamente al comune (come accade in tutta l’Italia civile) prima degli insediamenti edilizi al fine di costruire una città bella e vivibile. Il tutto aggravato dal fatto che la rinuncia alle suddette aree di spettanza pubblica si fa in cambio di cifre irrisorie rispetto ai valori di mercato.
Insomma la Giunta in carica vuole una Giulianova più brutta e più povera.
Il nostro gruppo consiliare si è strenuamente battuto offrendo a tutti i consiglieri argomentazioni, riflessioni e proposte per modificare le infelici posizioni su cui stava attestandosi la maggioranza.
Ed è a quel punto che è iniziata la débacle politica della maggioranza, particolarmente durante la discussione sulla Monetizzazione.
Tutti i gruppi consiliari di opposizione si sono dichiarati contrari, anche quelli che solitamente votano insieme alla maggioranza.
E all’interno della maggioranza prendeva corpo un evidente disagio: i distinguo del consigliere di maggioranza Alfonso Vella che chiedeva di rinviare il punto per approfondirlo; il consigliere Cartone proponeva una sospensione per riflettere, all’interno della conferenza dei capigruppo, sugli emendamenti del Cittadino Governante; vari consiglieri lasciavano trapelare le proprie perplessità.
Solo con l’imposizione della fedeltà alla coalizione, in una precipitosa riunione dei gruppi di maggioranza, è stato strappato il voto maggioritario, che non ha ottenuto, comunque, quello del consigliere Vella che invece, in evidente disaccordo, si è allontanato dall’aula consiliare.
Il gruppo consiliare del PD si è autoconfinato con questo cieco e protervo atteggiamento in un’imbarazzante solitudine, mentre tutti gli altri gruppi, di maggioranza e di opposizione, chiedevano ragionevolmente di rinviare il punto per definire scelte migliori per il bene della città.
Forse è ora che le direzioni provinciale, regionale e nazionale del PD gettino uno sguardo su quello che accade ormai a Giulianova in netto contrasto con le linee guida principali di un partito che nemmeno una settimana fa ha, giustamente, definito il sindaco Giuseppe Vassallo un eroe italiano.
Precisiamo, infine:
1) A proposito di Riserva naturale del Borsacchio: il nostro gruppo consiliare ha votato solo per la delocalizzazione dell’edificio del Contratto di quartiere infelicemente previsto su un’area di verde pubblico già esistente, ma ha confermato di essere favorevole alla permanenza dell’area giuliese del Tordino all’interno dell’importante area naturalistica collocata tra Giulianova e Roseto.
2) A proposito di Monetizzazione: le varie iniziative della nostra associazione hanno scongiurato la nefasta applicazione di questa possibilità in tutte le zone B2 e B3 e in tutta la tutta la zona E2 ad est della SS.16; inoltre abbiamo presentato una mozione, da discutere in consiglio comunale, tesa ad eliminare completamente questa incivile e penalizzante norma sull’intero territorio della città.