GIULIANOVA – In un documento congiunto, il Cittadino Governante e il Movimento Cinque Stelle di Giulianova, tornano a parlare dei chioschi che si stanno realizzando al parco Franchi e a quello in via Matteotti.
<Nell’assemblea pubblica tenutasi al Kursaal sabato 7 maggio abbiamo parlato dell’inopportunità della collocazione del chiosco-ristorante nel parco Franchi – si legge nel documento – abbiamo mostrato le indecorose condizioni in cui attualmente versa il parco e la colata di cemento armato di circa 100 mq. che ha violato – sottraendo prato ai bambini e scorci panoramici al paesaggio – la prima fascia di parco sul lato del lungomare.
Abbiamo proposto, in alternativa, di porre in continuità parco Franchi e parco Willermin, eliminando l’asfalto esistente. Abbiamo altresì suggerito di incrementare il verde (con alberi, prato, aiuole, siepi scelti da esperti botanici) nell’ampia area parchi che si verrebbe a creare nel cuore del Lido e sul fronte mare. Ma quello che è logico e di buon senso in qualsiasi città a Giulianova, purtroppo sembra impossibile.
Per questo Il Cittadino Governante ed il M5S, in quella sede, hanno preso l’impegno di tutelare i parchi quali beni comuni dei cittadini ed hanno invitato il sindaco all’ascolto ed al dialogo. Ma dall’amministrazione comunale non giungono segnali di riflessione, anzi i lavori per la costruzione del chiosco-ristorante, dopo una breve pausa, sono ripresi.
Pertanto comunichiamo che a questo punto non rimane altra scelta che sottoporre tutta la scottante problematica al vaglio della magistratura con un esposto che conterrà le irregolarità che abbiamo notato nel consultare gli atti.
Sono numerose le irregolarità contenute nell’autorizzazione che la Giunta comunale e i dirigenti del Comune hanno rilasciato per l’edificazione del chiosco-ristorante con violazione di norme nazionali e comunali:
· Nelle zone di verde attrezzato non si possono rilasciare concessioni a ristoranti (c’è persino una sentenza del Consiglio di Stato riportata nel sito del Ministero dell’Ambiente)
· Violazione del Decreto Ministeriale che nel 1964 dichiarò il nostro lungomare patrimonio di “notevole interesse pubblico”.
· Nelle zone F4 del PRG innanzitutto non sono previsti ristoranti, poi non si può arrecare danno alla libera fruizione del verde urbano e alle caratteristiche panoramiche ed ambientali, inoltre non si può superare l’altezza di m. 3,50 (la costruzione approvata è alta 4 metri), infine la distanza dai confini deve essere di 5 metri.
· Mancato rispetto delle prescrizioni della Soprintendenza che ha vietato l’uso di cemento armato nei parchi.
· Violazione delle norme del Piano Chioschi: mancato rispetto del divieto di realizzare piattaforme in cemento armato; l’amministrazione ha accettato, senza batter ciglio, con delibera di Giunta la proposta dell’assegnatario di spostare il chiosco-ristorante dal centro del parco in prima fila sul lungomare, modificando quanto previsto nel piano-chioschi approvato dal consiglio comunale.
Naturalmente accanto a questo esposto ne presenteremo un altro anche per le numerose irregolarità contenute nell’autorizzazione per la costruzione del chiosco-ristorante che ha sfregiato il parco di Via Matteotti.
Spiace dover registrare che a Giulianova il rispetto delle norme da parte dell’amministrazione non sia una prassi considerata del tutto naturale e che, addirittura, si irrida chi al fine di tutelare i beni pubblici cittadini consiglia preventivamente di prestare grande attenzione all’affermazione della legalità. La condanna per l’abuso edilizio nell’area ex Migliori Longari ed il processo penale in corso per palazzo Gavioli lo dimostrano.
A chi sostiene il sindaco, a cominciare dal PD, vorremmo ricordare che oltre al vaglio della giustizia fra qualche tempo ci sarà anche il nuovo giudizio degli elettori. E a noi pare che la stragrande maggioranza dei cittadini sia ormai stufa di come è stata ridotta questa bella ma sfortunata città!>.