L’Amministrazione comunale di Giulianova cerca di complicarsi la vita a tutti i costi e, di conseguenza, di renderla difficile anche a chi risiede in Città o la frequenta per affezione, per turismo o per semplice opportunità o convenienza
. Tutto ciò ha come comune denominatore l’istituzione o meglio la reintroduzione dei parcheggi a pagamento tanto criticata ai tempi della Giunta Cameli dall’attuale maggioranza. Mentre altre realtà della costa, che hanno a cuore le sorti dell’economia locale, hanno fatto un passo indietro sull’argomento, a Giulianova l’Esecutivo Mastromauro sfida anche la volontà popolare, ma anche alcune forze politiche vicine alla maggioranza che si sono pronunciate contro le strisce blu. Tutto questo per non istituire, a costo zero per l’Amministrazione, la “Tassa di Soggiorno” divenuta ormai realtà in molte zone turistiche della Penisola. Diversi comuni del nostro litorale, nel sostituire i parcheggi a pagamento con il disco orario consentendo un veloce turn-over dei veicoli, si sono ripromessi di applicare la tassa di soggiorno a partire dal 2012. Ma facciamo due conti. Nel 2010 a Giulianova, come riferisce l’ENIT, ci sono state circa 530.000 presenze di cui 292.000 in alberghi e similari e 244.000 in altre strutture ricettive. Orbene, applicando la tassa di soggiorno minima di 50 centesimi il Comune incasserebbe oltre 260.000 euro senza colpo ferire superando in maniera consistente il budget ipotizzato per i parcheggi a pagamento per il controllo dei quali, tra l’altro, occorrerà un impiego di risorse umane davvero consistente. Le strisce blu, come è evidente, farebbero solo la fortuna della ditta che appalterà il servizio cui verrà garantito, senza colpo ferire, un introito certo per l’intera durata del contratto (sei anni). Allora c’è davvero da chiedersi se l’Amministrazione Mastromauro opera davvero nell’interesse dei giuliesi o se è brava, grazie alla correntezza di penna del dottor Sandro Galantini, solo a deliziarci con fiumi di parole (mi scusino i Jalisse se ho mutuato il titolo di una loro fortunata performance) che quotidianamente, e qualche volta anche di notte, invadono le redazioni dei giornali, delle Tv locali e delle agenzie di stampa. Un vecchio detto nostrano dice che “le chiacchiere vengono portate via dal vento, mentre i maccheroni gonfiano la pancia”.