GIULIANOVA – Si torna a parlare del chiosco del parco Franchi di Galliano Marchionni perchè la proprietà, da quello che si è appreso (come confermato anche dall’avvocato Palozzo della famiglia confinante, (i Vetrano), che aveva avanzato ricorso al Tar contro la struttura, ha deciso di non fare ricorso al Consiglio di Stato. Il che vuol dire che il chiosco potrà essere amovibile. Infatti il Tar di tutte le richieste avanzate dai Vetrano ha accolto in pratica solo quella della amovibilità del manufatto ritenendo al contrario giuste e quindi regolari le distanze, le altezze ed anche la possibilità di cucinare (come da cappa installata sul tetto della struttura). Accade cos’ che Marchionni preferisce spendere ulteriori soldi per modificare la piattaforma in cemento piuttosto che mandare tutto a rotoli e non farci niente. Del resto ieri l’argomento è tornato d’attualità in un documento de Il Cittadino governante che ha sempre osteggiato il chiosco chiedendone ripetutamente l’abbattimento La lista civica prende le mosse da una decisione del Comune di ripiantumare altri pini nell’appena riaperto viale Orsini nord e scrive_: <Lungo il viale sono stati abbattuti sei pini durante gli ultimi lavori, altri ne mancano da tempo. Non c’è dubbio che gli alberi mancanti, in quello che è uno dei più bei boulevards cittadini, andrebbero rapidamente rimpiazzati, ma è irragionevole dire che la Soprintendenza impone di nuovo i pini. Circa 20 anni fa furono effettuati i precedenti lavori sulle radici di Viale Orsini ma già dopo alcuni anni il problema delle radici cominciò a ripresentarsi, aggravandosi progressivamente nel tempo. Quindi dov’è la ratio nel ripiantare i pini sul ciglio delle strade? Alla Soprintendenza va detto che il Comune si farà consigliare da un botanico paesaggista – come si sarebbe dovuto fare anche per la mortificata Piazza della Libertà – per scegliere essenze alternative adatte al viale per foggia e portamento e che non creino problemi con le radici. Ciò che conta, ai fini paesaggistici, è che nel tempo si mantenga la struttura del bel viale alberato.> Ed ecco la stoccata finale del documento: < I pini andrebbero piantati nelle pinete e nei parchi al posto dei chioschi con basamento in cemento armato>.