“Interessante ed elegante davvero la mossa del presidente Chiodi. La mia indignazione, secondo quanto da lui scritto su Facebook, puzzerebbero di zolfo. E secondo lui sarei io lo scorretto istituzionale. Complimenti. Ottimo stile. Da vero gentleman!”.
Torna ad essere teso il clima tra il sindaco Francesco Mastromauro e il presidente della Regione Gianni Chiodi che su Facebook ha accusato recentemente il primo cittadino giuliese di essere istituzionalmente “scorretto” aggiungendo come la sua fosse un “finta” indignazione che “puzza di zolfo”.
“Intanto”, dichiara il sindaco Mastromauro, “la mia contrarietà era reale ed ora, a ragione, la è ancor di più, e consegno ai cittadini, giuliesi e non, il giudizio sullo stile usato dal presidente Chiodi, che non mi sembra elegante, ed istituzionalmente scorrettissimo. A fronte di ciò, vorrei invece soffermarmi sul tenore usato nelle mie richieste, inoltrate secondo i giusti criteri, quelli cioè della ufficialità, come si conviene tra Enti. Nella prima, quella del 14 febbraio relativa alla R.S.A. della Piccola Opera Charitas a Villa Volpe ed inviata tanto a Chiodi quanto al Presidente della V Commissione consiliare permanente, Nicoletta Verì, scrivevo testualmente: ‘ Si chiede alle SS.LL. di valutare la possibilità di concordare un urgentissimo incontro con lo scrivente, anche per conoscere eventualmente le ragioni che ostano – se ragioni ve ne sono – alla conclusione del procedimento per l’accreditamento della citata struttura, vanto ed orgoglio della collettività locale‘. Non mi sembra proprio – prosegue il sindaco – che io abbia “convocato” il presidente: ho semplicemente, e molto rispettosamente, chiesto di valutare la possibilità di un incontro. Naturalmente, nessuna risposta a questa richiesta, pur riguardando una struttura che, l’ho scritto a chiare lettere, costituisce vanto ed orgoglio della città di Giulianova”.
Il sindaco Mastromauro quindi ragguaglia sulla seconda richiesta, inviata al governatore il 19 aprile scorso.
“La seconda richiesta, anche questa protocollata, è stata inviata via fax, puntualmente disattesa e non degnata di una risposta nemmeno telefonica o via mail, pur avendo il presidente Chiodi, a quel che sembra, tanta dimestichezza con internet. La richiesta – dice il sindaco –parte dai miei uffici il 19 aprile e contiene l’invito ad effettuare una visita, in occasione delle festività pasquali, al nostro ospedale. E come inizia la richiesta? Testualmente scrivo: ‘Egregio Signor Presidente, pur consapevole dei molteplici e defatiganti impegni istituzionali che La perplimono, tuttavia sono a chiederLe, dando seguito ai reiterati ma sinora inevasi inviti, di voler effettuare, magari in occasione delle imminenti festività pasquali, una anche rapsodica ricognizione al nostro nosocomio, uno dei presidi sanitari abruzzesi non ancora da Ella visitati‘. Ora, mi chiedo e chiedo, si ravvisa nella mia comunicazione un tono irrispettoso? C’è qualche frase livorosa? Sono stato ineducato? Anche in questo caso lascio giudicare gli altri quanto a stile ed educazione. A questo punto devo ammettere che una puzza di zolfo in effetti c’è”, conclude il sindaco,“ma certamente non viene dalle parti di Giulianova. Città, e lo ribadisco con forza, che per il nostro eccellentissimo Presidente della Regione forse è nelle Marche, tanto da non meritare una risposta nemmeno via mail, che indubbiamente richiede meno tempo ed impegno rispetto alle sue amene esternazioni su Facebook”.