I difensori di Salvatore

Parolisi, in carcere a Teramo con l’accusa di aver ucciso la

moglie Melania Rea, hanno predisposto un’istanza per la

richiesta di revoca della misura cautelare a carico del loro

assistito, che entro oggi o al massimo lunedì depositeranno al

Tribunale del riesame dell’Aquila.

    Una richiesta analoga era già stata presentata al Riesame

di Ancona, dopo la prima ordinanza di custodia a carico del

caporalmaggiore, firmata dal gip di Ascoli Piceno Carlo

Calvaresi ed eseguita il 19 luglio scorso, quando l’inchiesta

era ancora incardinata ad Ascoli.

   In un centinaio di pagine, spiega uno dei legali di Parolisi,

l’avv. Valter Biscotti, “ricostruiamo i motivi per i quali il

nostro assistito, che è innocente, deve tornare in libertà”.

Parolisi ha ricevuto in carcere la notifica della nuova

ordinanza di arresto per omicidio aggravato firmata dal Gip di

Teramo Giovanni Cirillo il 2 agosto scorso.

   Nessun commento dall’avv. Biscotti sulle nuove perquisizioni

condotte ieri dal pm teramano Davide Rosati e dai carabinieri

del Ris (con l’ausilio di cani antidroga) nella caserma

‘Clementi’ di Ascoli, dove Parolisi istruiva le soldatesse del

235/o Rav Piceno, e nell’abitazione di Folignano in cui il

caporalmaggiore viveva con Melania e la loro bambina. (ANSA).