C’è più di una verità nella voce cominciata a girare giovedì pomeriggio e che vuole Gianni Califano, ex bomber tra le altre di Modena, Perugia e Gallipoli, in trattativa per cercare di aiutare la Sangiovannese.
Il 40enne ora residente a Giulianova e nell’ultima stagione al Sapri (serie D) nelle vesti di direttore sportivo s’è visto mercoledì a pranzo con l’imprenditore Piero Nosi ed ha illustrato un progetto che però ha un “piccolo grande” problema: sarà valido solo dopo l’iscrizione della squadra in Seconda Divisione. L’ex attaccante è portavoce di un forte industriale campano, che ha voglia di fare calcio in una piazza tranquilla e lontano dal sud Italia. Il tutto prevede l’esborso di una cifra importante sotto forma di sponsor più l’ingaggio come DS dello stesso Califano e di Alfonso Pepe nella veste di allenatore. Quest’ultimo è stato alla guida sempre del Sapri nell’ultima stagione e prima di quest’incarico ha ricoperto per tre anni consecutivi il ruolo di allenatore in seconda della Paganese. Il Sapri, tra l’altro, assieme all’Interpiana di Cittanova in provincia di Reggio Calabria, sono state poste sottosequestro lo scorso aprile nell’ambito di un’operazione mirata al contrasto della ‘ndrangheta. Ma sia Califano che Pepe erano semplici dipendenti e niente più. Il piano illustrato due giorni fa non prevede l’acquisizione di quote societarie. Non male, oseremmo dire, ma il problema sta che nei primissimi giorni della settimana attendono una risposta concreta, in pratica vogliono sapere se la Sangiovannese si iscriverà o meno al prossimo campionato di Lega Pro. Hai detto niente…..