GIULIANOVA- Il Comune di Giulianova non concorrerà per la Bandiera Blu del 2015. A darne notizia, spiegandone la ragioni, è l’assessore all’Ambiente e al Demanio marittimo Fabio Ruffini.
“La nostra scelta, dolorosa ma meditata, di non presentare la domanda, si basa sul fatto che, sulla base dei criteri utilizzati dalla FEE, non esistono le condizioni per ottenere il riconoscimento. L’origine dei problemi è ben nota e risale alla primavera del 2013, definita la più piovosa degli ultimi duecento anni. In quel periodo le analisi delle acque di balneazione effettuate dall’ARTA Abruzzo, all’indomani di fortissime piogge, portarono a valori di escherichia coli e di enterococchi al di fuori dei limiti di legge in prossimità della foce del Salinello e a sud del porto, mentre furono fortemente alterati negli altri punti di campionamento. Ma anche nel 2014, in una circostanza, il Salinello ha fatto registrare il superamento dei limiti. Poiché la qualità delle acque di balneazione viene stabilita in base ai dati relativi ai quattro anni antecedenti a quello considerato, i problemi riscontrati potrebbero far sentire la loro influenza negativa anche nei prossimi anni in ragione della normativa vigente in materia. Detto ciò, va sottolineato come nel 2014 sia le analisi effettuate dall’ARTA che quelle eseguite per conto del Comune da un laboratorio privato, 52 in totale, hanno mostrato come lo stato di salute complessivo del nostro mare sia più che buono. Le spiagge di Giulianova costituiscono un unicum di straordinario valore ambientale, riconosciuto dalle centinaia di migliaia di turisti che le affollano in estate, e non abbiamo alcuna intenzione di far passare il messaggio forviante che siano di bassa qualità. Non a caso la nostra città ottiene da anni la Bandiera Verde assegnata dai Pediatri italiani alle spiagge ideali per bambini e le Vele di Legambiente”.
Il problema di fondo è, dunque, il basso livello qualitativo delle acque dei due fiumi che bagnano Giulianova. “Se la situazione del Tordino – aggiunge in proposito il sindaco Francesco Mastromauro – dal 2010 è in netto miglioramento grazie alla disattivazione del vecchio depuratore dell’Annunziata e alla messa in funzione del moderno impianto di Villa Pozzoni, quella del Salinello invece non solo non migliora ma anzi peggiora anche a causa del depuratore di Tortoreto, inadeguato sia in termini di capacità che di dotazioni tecnologiche. E così negli ultimi due anni le sue acque, a causa delle correnti, hanno creato problemi soprattutto al versante giuliese. Il problema è costituito quindi dai fiumi, a causa degli sversamenti a monte e di quei depuratori che o funzionano male, o sono comunque inadeguati. Ma questo stato di cose non può essere più tollerato se vogliamo dare un futuro al turismo della costa teramana. Ho già chiesto al governatore Luciano D’Alfonso di intervenire in modo deciso affinché i lavori per la costruzione del nuovo depuratore di Tortoreto inizino al più presto. Lavori che potranno risolvere il problema solo mettendo a disposizione della Ruzzo Reti le risorse necessarie al completamento dell’opera, visto che allo stato attuale la copertura economica riguarda solo la realizzazione di un primo lotto”.