TERAMO – Precari da anni. Chi da un decennio, anche. Tutti in attesa di una procedure di stabilizzazione da parte della Asl di Teramo ma che non si vede. Per questo il segretario provinciale della Funzione Pubblica Cgil di Teramo, Amedeo Marcattili, scrive una lettera aperta alla Regione Abruzzo evidenziando, ancora una volta, le anomalie della situazione. La Cgil chiede la stabilizzazione dei precari storici della Asl perché, scrive il sindacato, sono in possesso dei requisiti previsti dalla legge: “In ogni caso si tratta di lavoratori che vivono una situazione di precariato decennale, sempre addetti agli stessi reparti e o mansioni, coprendo di fatto vuoti di organico”. Marcattili cita la delibera 1012 del 22 settembre 2008 con la Asl di Teramo si è espressamente impegnata alla stabilizzazione di questi soggetti ma con il commissariamento della Sanità in Abruzzo la procedura ha subito un arresto. Un arresto “del tutto illegittimo” secondo la Cgil. “Tenuto conto che la Regione Abruzzo è uscita dal Commissariamento non si intravedono più ostacoli affinchè vengano messe in atto tutte le iniziative volte a dare risposte ai lavoratori interessati”. Il sindacato cita alcuni esempi fuori Abruzzo, ossia le Regioni che hanno adottato apposite delibere per risolvere il caso-precari: “La regione Toscana con delibera G.R. n° 300 del 11/04/2016; la regione Marche con delibera G.R. n° 247 del 25/03/2016; l’accordo tra le OO.SS. e la Regione Emilia Romagna del 19/09/2016, dove si danno le linee guida affinchè ci sia la stabilizzazione dei precari storici”. Secondo la Cgil dunque “la stabilizzazione non è in contrasto con le normative vigenti e appare quale unico rimedio per garantire la continuità e l’efficienza dei servizi espletati, oltre che scongiurare eventuali contenziosi”. Da qui la missiva indirizzata alla giunta regionale con l’invito “ad adempiere per quanto loro di competenza, nel più breve tempo possibile, disponendo tutti i provvedimenti per la soluzione del problema, in caso contrario metteremo in campo tutte le iniziative che riterremo opportune per la difesa dei diritti di tutti i lavoratori interessati e dei cittadini fruitori dei servizi”.