Il Sindaco lamenta il fatto che a Giulianova manchi la capacità di fare fronte comune sulla difesa dell’Ospedale e che la responsabilità è da imputare alle opposizioni, alludendo, in maniera neppure tanto velata, anche al Cittadino Governante che si occuperebbe – è questa la sua infondata tesi – solo di urbanistica.

Noi, essendo nati proprio per far fronte, come cittadinanza attiva, alla preoccupante inadeguatezza della politica giuliese, ribadiamo che siamo, ovviamente, dalla  parte della comunità giuliese e  ci battiamo perché nella nostra città siano tutelati tutti i diritti di cittadinanza, dalla salute alla casa, dal lavoro alla vivibilità cittadina, come ben si evince dal nostro programma e dall’impegno nelle istituzioni comunali.

Con grande disponibilità, attendiamo, comunque, dal Sindaco – visto che il compito non può che spettare a lui – azioni da vero primo cittadino, tendenti a far concertare assieme tutte le forze presenti in Consiglio Comunale per definire una seria piattaforma a difesa dell’ospedale e di tutta la sanità  giuliese.

Finora, però, abbiamo registrato, solo dichiarazioni provocatorie e sterili iniziative in supponente solitudine, come quando, nel febbraio scorso, ci fece trovare in Consiglio Comunale un “piatto precotto” sintonizzandosi acriticamente sulle posizioni dell’assessore regionale Venturoni, sconfessando una delle poche scelte felici del suo predecessore Ruffini che aveva deciso di optare, responsabilmente, per la ristrutturazione dell’ospedale esistente.

L’Ospedale è un bene prezioso ed immancabile per Giulianova e per la costa teramana che ovviamente va difeso in maniera unanime e concorde da tutte le forze politiche.

Noi, naturalmente, appoggiamo tutte le misure per salvare l’Ospedale “Maria Ss.ma dello Splendore”, semmai siamo scettici riguardo le possibilità della Sanità abruzzese di dotare Giulianova di un nuovo Ospedale e siamo lontani dalle sterili polemiche che contrappongono centro-destra e centro-sinistra.

 

Una cosa però vorremmo dire forte e chiara: non si può volere un nuovo ospedale e nel contempo pretendere anche i fondi per ristrutturare l’esistente, né a Giulianova, né altrove.

I politici, a qualsiasi livello devono essere seri e usare oculatamente le risorse che i cittadini mettono a disposizione pagando le tasse. Occorre scegliere, quindi, e con responsabilità.

A noi è sempre sembrata molto più sensata, responsabile e realistica la scelta di ristrutturare l’esistente e di concentrarsi soprattutto su quali reparti e servizi debba avere Giulianova , dotandoli adeguatamente sia di personale che di attrezzature moderne.

Il complesso ospedaliero odierno è degradato solo in parte; ha quindi bisogno, sul piano strutturale, di essere migliorato ed adeguato. Soprattutto, però, ha bisogno, sul piano  funzionale, di recuperare il Punto Nascita, ha bisogno di una Risonanza Magnetica per tutti gli apparati, ha bisogno di ridurre le liste di attesa e di altro ancora.

Voler pretendere a tutti i costi una nuova struttura equivale sia ad essere disposti ad attendere tempi lunghissimi sia ad essere disposti a pagare, probabilmente, un prezzo altissimo in fatto di beni da alienare, ed intanto essere alla mercè di comunicati stampa, affermazioni estemporanee, assensi e dinieghi ora di quell’Assessore, ora del Presidente regionale, ora di questo Consigliere regionale. Nel frattempo l’Ospedale, quotidianamente, come sta già accadendo, scivolerebbe sempre più verso la decadenza.

Come già espresso nel nostro programma, e più volte ripetuto nelle sedute in Consiglio comunale, le nostre attenzioni sono rivolte non solo a salvaguardare la presenza dell’Ospedale a Giulianova ma anche a creare le condizioni per un’assistenza sanitaria ospedaliera e territoriale di prim’ordine.  

Naturalmente, oltrechè per la sanità, siamo sempre pronti a profondere le nostre energie, unitariamente, in ogni battaglia civile per i beni comuni come quelle per difendere il nostro mare dalle insidie delle piattaforme petrolifere o quelle in difesa dell’ambiente e del paesaggio.

   Il Cittadino Governante – associazione di cultura politica