GIULIANOVA – Il caso di Pescara, purtroppo, non è l’unico in Abruzzo, anche a Giulianova si registra una situazione molto simile. A 250 metri a Nord dalla foce del fiume Tordino, infatti, 2 analisi di routine su 3 non sono conformi, mentre 4 su 6 suppletive non hanno evidenziato risultati migliori, ma la zona è comunque aperta alla balneazione. Sul portale delle acque del Ministero della salute la zona risulta balneabile ma, a leggere i dati delle analisi, non dovrebbe esserlo – dichiarano i consiglieri regionali Sara Marcozzi e Domenico Pettinari – In Abruzzo il tema dell’inquinamento delle acque è stato trascurato per troppo tempo, governo regionale e sindaci hanno grosse responsabilità, è arrivato il momento di prendere provvedimenti, fare chiarezza e di pensare, prima di tutto, alla tutela di tutti i cittadini abruzzesi: i sindaci dimostrino coraggio e senso di responsabilità vietando la balneazione in zone ad alta probabilità di inquinamento e il presidente della regione distolga lo sguardo dalle ‘grandi opere’ inutili per i cittadini per focalizzarsi sugli interventi in favore della salubrità del nostro territorio e del nostro mare.”