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TERAMO – L’elezione degli organismi di ANCI Abruzzo, avvenuta ieri, rappresenta l’ennesima grave sconfitta del Pd e del centrosinistra, dopo la Regione , Pescara, Montesilvano, Giulianova, eccetera eccetera . Una sconfitta netta e storica, considerando che il centrosinistra ha sempre avuto la direzione dell’associazione, a partire dalle figure esemplari dei compianti Antonio Centi e Luciano Lapenna.
Non basta evocare il ridimensionamento della presenza del centrosinistra nelle amministrazioni locali in questi anni, che pure è il cuore del problema ma rappresenta un tema ulteriore di preoccupazione e riflessione.
Gli errori di gestione politica sono evidenti:
Non aver difeso adeguatamente la candidatura del presidente uscente Gianguido D’Alberto, che meritava la conferma.
Non aver messo in campo per tempo una candidatura alternativa o proposto una soluzione di compromesso in tempo utile.
Non aver coltivato in questi mesi un rapporto con i sindaci e gli amministratori, anche di orientamento civico, sulla base di un rilancio del progetto politico per lo sviluppo della regione e la difesa delle autonomie locali.
Ci auguriamo che non passi in cavalleria anche questa ennesima grave sconfitta e questa volta non siano sottaciute le responsabilità e non si vadano a cercare capri espiatori .
Continueremo a operare per il necessario rinnovamento di idee e gruppi dirigenti di cui tutto il campo democratico ha bisogno, per un cambiamento reale . Serve una vera e propria costituente per la rinascita del centrosinistra abruzzese, coinvolgendo pienamente gli amministratori locali che non vanno chiamati in causa solo al momento delle elezioni.
A Gianguido D’Alberto e Francesco Menna, che rappresentano due riferimenti importanti della nuova classe dirigente regionale, va il nostro sincero ringraziamento per il lavoro serio che svolgono e per la generosità politica che dimostrano quotidianamente.
Coordinamento Associazione 25 Aprile Abruzzo progressista