GIULIANOVA – Tornare nella ex fabbrica e trovarla occupata da rom e cavalli da corsa non accade tutti i giorni., E’ vero che l’ex Saig di Colleranesco è abbandonata da anni al suo destino ma la proprietà “Progetti abruzzesi” di Giulianova, aveva fatto murare alcune stanze, fatto demolire le scale di accesso da un piano all’altro e togliere tutte le finestre ma questo non è bastato a trasformare il primo piano in una vera e propria stalla. Ci sono cavalli, ci sono i calesse e le rotoballe per il foraggio degli animali, che, di tanto in tanto, in attesa delle corse vere e proprie, si allenano lungo via Filetto lasciando “ricordini” sulla strada. In passato i residenti, per opporsi a questo stato di cose, inviarono una raccolta di firma in Comune ma i cavalli continuano a volteggiare sulla strada e, poi, riposano al piano terra della ex Saig. Uno dei titolari di “Progetti abruzzesi” è tornato a fare un sopralluogo ed ha notato la presenza dei poco graditi ospiti. Ma questo andirivieni è stato notato anche dagli abitanti della zona che hanno segnalato la cosa in Comune. E stavolta il sindaco si è mosso, inviando una lettera di diffida, firmata ieri mattina dalla responsabile dell’ufficio tecnico Maria Angela Mastropietro affinché, anche se si tratta di una struttura privata, la ex Saig deve essere liberata da uomini e cavalli. Circa sei mesi fa il Comune aveva sfrattato i cavali ed i loro proprietari da un altro accampamento abusivo, quello che era stato ricavato nell’area del vecchio depuratore di Colleranesco. Uomini ed animali furono costretti ad andar via ma ora si è scoperto che, nel frattempo, avevano trovato un’altra sistemazione. Per la cronaca va ricordato che uno dei proprietari della società si era recato nell’ex Saig su invito della Magistratura la quale aveva invitato la Progetti abruzzesi ad effettuare operazioni di carotaggio nell’area per verificare se per caso si sia verificato un inquinamento delle falde acquifere. Ed così che ha fatto la scoperta. Nell’effettuare un sopralluogo più approfondito, si è potuto scoprire che in un altro capannone di proprietà della società, e che per un periodo era stato affittato alla ditta Amadori come magazzino, attualmente vi trovano alloggi alcuni extracomunitari, soprattutto un rifugio per la notte. Ed anche in questo caso, forse, si dovrà anche intervenire. I carabinieri, qualche tempo fa, sono intervenuti nell’area in quanto era stata segnalata la presenza di una vecchia Y 10, poi risultata rubata e da loro successivamente recuperata. Ma all’epoca di questo intervento non c’era traccia di rom e cavalli. Ora, comunque, ci si trova di fronte ad una diffida comunale per cui bisognerà per forza procedere allo sgombero.