I NUMERI. ABRUZZO.  Pil al 2,4%, tasso di disoccupazione, nel 2010, pari
all’8,8 %, contro una media nazionale dell’8,4%, e tasso di disoccupazione
giovanile pari al 29,5 %, cinque punti e mezzo in più rispetto al 2009.

Sono alcuni dei dati dello studio “Apriamo le porte al lavoro – La situazione
economica occupazionale dell’Abruzzo” della locale Cisl, presentato questa
mattina dal segretario regionale, Maurizio Spina, e dall’economista Giuseppe
Mauro. Il dato più allarmante è quello relativo alla disoccupazione giovanile, che
nel 2010 raggiunge il 29,5%. A livello provinciale in ultima posizione c’é
Pescara, con il 35,9% ed un aumento, rispetto al 2009, del 19,2%. Seguono
Chieti, con il 30,2 %, Teramo, con il 26,5% ed un aumento del dieci per cento
rispetto all’anno precedente, e L’Aquila che, con il 26,2%, fa registrare una
riduzione del 9% rispetto al 2009. Nel 2010 crescono le esportazioni (+18,8%)
soprattutto in provincia di Chieti (+62,6%), mentre il settore con il maggiore
aumento degli occupati è quello agricolo (+11,1%). Sul fronte degli interventi
a sostegno dell’occuopazione in Abruzzo, i beneficiari al 31 marzo 2011 sono
37.597, cioé l’1,4% in più rispetto all’anno precedente.