“Qualcuno, poco e male informato, dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha ritenuto legittima la soppressione di tutte le 220 Sezioni distaccate dei tribunali presenti in Italia, quindi anche della Sezione distaccata di Giulianova, penserà che la mia istanza, formalizzata il 13 novembre 2012 ed inviata al Ministero della Giustizia, di fare di Giulianova la Sede secondaria del Tribunale di Teramo, sia del tutto inutile. E invece la mia proposta, che ha trovato unanime convergenza da parte della Camera Civile, dell’Ordine degli Avvocati e dello stesso presidente del Tribunale di Teramo nella riunione tenutasi a Teramo il 13 marzo scorso, rimane più che mai valida e praticabile”.
Queste le parole del sindaco Francesco Mastromauro dopo l’intervento della Consulta che ha dichiarato infondate le questioni di legittimità sollevate in ordine alla soppressione. “Chiedo con forza che il Parlamento, attraverso i nostri rappresentanti, intervenga tornando indietro rispetto ad una scelta inopportuna e incomprensibile, che creerà grossi problemi al funzionamento della macchina giudiziaria, con rischi concreti di paralisi e persino di denegata giustizia. Insomma, bisogna evitare la chiusura delle 220 Sezioni distaccate, molte delle quali, compresa Giulianova, con un volume altissimo di cause e procedimenti, e territorialmente in posizione strategica. In ogni caso – continua il sindaco – una cosa è la soppressione delle Sezioni distaccate dei tribunali, altra cosa l’istanza per ospitare nell’immobile attualmente sede degli uffici giudiziari giuliesi la Sede secondaria del Tribunale di Teramo. E giova specificare, a beneficio di chi magari può fraintendere, per frettolosità o approssimazione, che Sede secondaria non è un sinonimo di Sezione distaccata. La differenza terminologica può apparire minima, ma nella sostanza è abissale”.