La città di San Benedetto
del Tronto, ‘perla’ della Riviera delle Palme, accostata alla
strada Bonifica, tristemente nota per essere luogo di
prostituzione. La ‘cantonata’ è stata presa da Maurizio Crozza
nella puntata di Ballarò andata in onda ieri, e gliela contesta
– chiedendo una rettifica – il vicepresidente della Provincia di
Ascoli Piceno Pasqualino Piunti.
“C’é una meravigliosa notizia – aveva detto Crozza, in
effetti confondendo le Marche con l’Abruzzo -, perché questo
paese è veramente sorprendente. Non so se avete visto che in
Abruzzo, dal momento che sulla strada provinciale di San
Benedetto del Tronto ci sono le prostitute che poi si appartano
con i clienti nel bosco, per stroncare la prostituzione la
giunta regionale ha proposto di demolire il bosco”.
Piunti addebita quindi al comico “un’imperdonabile
leggerezza”. “Ha, infatti, accostato la città di San
Benedetto del Tronto – gli scrive in una lettera – alla strada
Bonifica, confondendo località geografica, provincia e perfino
regione. La strada della Bonifica, tristemente nota per il
fenomeno della prostituzione, non ha nulla a che spartire con la
città di San Benedetto del Tronto che si trova nella regione
Marche e nella provincia di Ascoli Piceno e che costituisce, fin
dagli anni ’50, uno degli emblemi del turismo balneare della
riviera adriatica. Quindi, prima di fare dinanzi al grande
pubblico televisivo sortite inappropriate e potenzialmente
lesive dell’immagine di una comunità, la invito ad informarsi
meglio a partire dalle nozioni geografiche”.
“Come vicepresidente della Provincia di Ascoli Piceno e
cittadino di San Benedetto, la invito nella prossima
trasmissione di Ballarò – è la sollecitazione di Piunti – a
rettificare quanto impropriamente affermato nel suo intervento
comico e sono certo che, da persona corretta e sensibile,
troverà le forme più appropriate per ‘riparare’ al suo
infelice accostamento”. (ANSA)
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Quante commedie per una volta che si scambia una città marchigiana per una abruzzese. E allora, negli anni, che avrebbe dobvuto fare Giulianova? Dichiarare guerra ain telegiornali nazinali che l’hanno smepre immortalata come “Giulianova Marche?”