Il Pdl

abruzzese è riunito per fare il punto sulla situazione del

partito dopo la bufera giudiziaria che ha coinvolto l’assessore

alla Sanità, Lanfranco Venturoni, finito ai domiciliari

nell’inchiesta della Procura di Pescara sui rifiuti.

   Alla riunione – presso l’S hotel di S.Giovanni teatino –

partecipano i 25 componenti del gruppo Pdl in Consiglio

regionale d’Abruzzo, è atteso il presidente della Regione

Abruzzo, Gianni Chiodi, e il vicecoordinatore regionale Fabrizio

Di Stefano, quest’ultimo indagato.

   Nella riunione si dovrà definire anche l’agenda dei prossimi

giorni: in primo luogo il rimpasto di Giunta. Gli assessori,

infatti, sono scesi da 10 è 8 in poco meno di due mesi, anche

se Venturoni, formalmente, non ha ancora rassegnato le

dimissioni: il 2 agosto scorso Daniela Stati, assessore a

Protezione Civile, Rifiuti e Ambiente, interdetta dai pubblici

uffici nell’inchiesta della Procura dell’Aquila sugli appalti

per la ricostruzione post terremoto, fu costretta alle

dimissioni; ora è indagata per favoreggiamento nell’inchiesta

della Procura pescarese. Consigliere regionale, nei giorni

scorsi è passata dal Pdl al Gruppo Misto per protesta contro il

suo ex partito, che lei accusa di non averle dimostrato

solidarietà.

   Lanfranco Venturoni, considerato uno degli uomini più vicini

al presidente Chiodi, medico di professione, ha gestito spazi

importanti del pianeta sanità, che assorbe l’80% del bilancio

regionale ed è in via di risanamento dopo l’uscita dell’Abruzzo

dalla schiera delle cosiddette “Regioni canaglia”.

   Attualmente Chiodi ha l’interim delle pesanti delle deleghe

della Stati, ed è anche commissario per la Sanità. Sul tavolo

c’é anche la posizione del finiano Alfredo Castiglione, vice

presidente della Giunta con delega alle Attività produttive.

Chiodi ha già avuto ieri a Pescara una serie di incontri con

assessori e consiglieri per analizzare la situazione politica.

Non è escluso che, data la situazione, Chiodi e i vertici del

Pdl decidano per una verifica dell’attività di Giunta e che si

proceda a un rimpasto più ampio del previsto. (ANSA).