Giulianova, in base alle risultanze del Rapporto rifiuti 2011, è tra i 9 Comuni della provincia di Teramo promossi per la loro azione “virtuosa”, collocandosi in terza posizione per la percentuale di raccolta differenziata superiore al 60% diventando però prima in classifica tra i Comuni con popolazione superiore ai 10 mila abitanti.

Ed infatti”, dice il sindaco Francesco Mastromauro, “subito dopo Torano Nuovo, con il 72,83% e Canzano, 68,84%, si colloca Giulianova, con il 67,27% di raccolta differenziata. Tra le località con popolazione superiore ai 10.000 abitanti è Giulianova a salire sul podio più alto superando Teramo, dove la raccolta si attesta al 63,73%. Nessun trionfalismo, per carità; però è chiaro che questo importante riconoscimento ci inorgoglisce e rende merito alla nostra azione. D’altronde – prosegue Mastromauro – prima ancora di emergere dal Rapporto, questo edificante affermazione era stata sottolineata dall’assessore regionale Di Dalmazio, e ribadita da quello provinciale Francesco Marconi, nel corso del convegno “Diamoci una mano a fare la differenza” organizzato al Kursaal il 2 marzo scorso. Dunque una Giulianova virtuosa, attenta all’ambiente e in grado di raggiungere, grazie all’azione dell’Amministrazione, primo Comune tra quelli del CIRSU ad aver adottato il porta a porta ed essersi attivato per il bando europeo relativo alla individuazione del gestore unico, risultati di tutto riguardo. E’ infatti appena il caso di rilevare – dice ancora il sindaco –  che a Giulianova, dal 2009 al 2011, la produzione dei rifiuti è scesa di circa il 15%, passando da 18.709 a 15.810,27 tonnellate, mentre la quantità dei rifiuti indifferenziati portati in discarica è diminuita del 66,45%. Ma dove si evidenzia davvero l’exploit – dice ancora Mastromauro – è nella raccolta dei rifiuti indifferenziati, con un aumento, sempre tra il 2009 e il 2011, passato da 3.922,9 a 10.849,99 tonnellate, pari al + 176,58%, una percentuale davvero da record. E’ già tantissimo ma non ci basta. Il nostro obiettivo è infatti duplice: da un lato quello di aumentare l’efficienza e l’efficacia dello spazzamento, che va senz’altro migliorato, e dall’altro quello di arrivare a “rifiuti zero”, facendo crescere la percentuale del recupero per diminuire contestualmente la produzione e il conferimento in discarica. Un obiettivo ambizioso – conclude il primo cittadino – ma che pensiamo di poter raggiungere confidando sulla positiva risposta dei miei concittadini, ai quali va la mia gratitudine  per aver dato prova tangibile di sensibilità ambientale e di grande maturità”.