E’ una donna
di 40 anni, originaria di Teramo ma residente a Porto Recanati,
la spacciatrice della dose di droga che il 19 aprile del 2008 ha
ucciso Giordano Capriotti, trentaduenne di Osimo trovato
cadavere poche ore prima di sposarsi.
Il fatto, accaduto a Porto Recanati, scosse profondamente la
cittadina. Dopo una lunga indagine, la donna, sembra
spacciatrice abituale della vittima, è stata individuata e
denunciata a piede libero dai carabinieri di Civitanova Marche.
La scoperta grazie ad un’intuizione degli investigatori, che
avevano passato al setaccio i tabulati del telefonino di
Capriotti. Fra le varie persone in contatto con lui c’era una
misteriosa donna rumena, mai segnalata in Italia e mai
rintracciata. In realtà una ‘testa di legno’ cui era intestata
una scheda sim utilizzata come muletto da vari spacciatori, per
concordare modalità e luoghi di consegna delle dosi. Uno di
loro era proprio la quarantenne abruzzese, già nota come
pusher. (ANSA).