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La giornata festivaliera di venerdì 27 aprile si concluderà con la presentazione del romanzo “Soli”, ultima e celeberrima opera letteraria dello scrittore nazionale Giovanni D’Alessandro. L’incontro si svolgerà, alle 21, all’interno della sala consigliare del Comune di Giulianova. Sarà presente l’autore Giovanni D’Alessandro. La serata si aprirà con i saluti del sindaco Francesco Mastromauro.


Giovanni D’Alessandro nasce a Ravenna da famiglia abruzzese nel 1955. Laureato in Legge, vive e lavora a Pescara. Conoscitore profondo della letteratura anglosassone e appassionato d’arte, esordisce nel 1996 con il romanzo Se un Dio pietoso (Donzelli Editore) caso letterario, finalista ai premi Viareggio e Palazzo al Bosco, vincitore dei premi Penne-Mosca e Convegni Maria Cristina, tradotto in diverse lingue straniere. Nel 2004 pubblica I fuochi dei Kelt (Mondadori) con cui vince il premio Scanno, e nel 2006 La puttana del tedesco (Rizzoli) insignito del premio Fenice Europa 2007. Con le Edizioni San Paolo è apparso il suo primo libro di racconti, Il guardiano dei giardini del cielo (2008), premio Maiella, mentre, con Stefano Schirato, ha pubblicato Sulle rovine di noi, parole e immagini dedicate all’Aquila (2009).

 

 

Soli

 

Dalla Edizioni San Paolo un romanzo avvincente costruito come racconto gotico sulla percezione extrasensoriale. Si tratta di Soli (2011) dello scrittore e appassionato d’arte Giovanni D’Alessandro.

I protagonisti della vicenda sono due giovani studiosi di storia dell’arte medievale, Luca e Manuela, sposati da poco e alle prese con le difficoltà di un lavoro precario. I due si recano nello sperduto Monastero abruzzese di Monte Monaco, per studiare gli enigmatici affreschi (detti della Madonna triste) di uno sconosciuto pittore medioevale. Per una serie di sfortunate coincidenze, il custode li chiude dentro, credendo che se ne siano già andati. Da quel momento inizia il loro calvario, fatto di fame e di sete, fino a quando, dopo una settimana di prigionia, vengono ritrovati in fin di vita. Ricoverati in ospedale, Luca e Manuela sono perseguitati da strani sogni, che persistono anche dopo la loro completa guarigione. I due scoprono di avere rivissuto, ciascuno con un’angolazione diversa, la stessa tragica vicenda di orrori e violenze occorsa alla piccola comunità che viveva a Monte Monaco negli anni in cui furono realizzati gli affreschi.
Una storia avvincente, costruita come un racconto gotico sulla percezione extrasensoriale.

 

Quarta di copertina

 

Luca e Manuela, due giovani sposi, appassionati studiosi di storia dell’arte medievale — in lotta contro un presente di precarietà e di sopraffazione, nel mondo universitario dove insegnano — si recano a studiare, in un oratorio sperduto sui monti dell’Abruzzo, l’enigmatico affresco di un artista, detto Maestro della Madonna triste per la pittura che nove secoli prima vi ha realizzato, senza immaginare a quale esperienza stanno andando incontro, evocata da un’oscura forza, riemergente dal passato, che sembra averli attesi da sempre. Così inizia il nuovo romanzo di Giovanni D’Alessandro, un romanzo gotico e appassionante che, nella continuazione della storia, approda a uno scenario dove realtà e allucinazione si confondono fino a rendersi inestricabili. I due giovani sono ghermiti da qualcosa di terrificante che non sanno spiegarsi, dove le forze del male e del bene tornano ad affrontarsi dopo quasi un millennio, ispirando e guidando, da quel momento, le stesse vicende della loro vita, fino a un inatteso colpo di scena. D’Alessandro, profondo conoscitore dell’arte medievale, consegna ai lettori una storia avvincente, costruita come un racconto gotico sulla percezione extrasensoriale, ma anche come una tenera e attuale storia d’amore, sullo sfondo delle tensioni nel mondo universitario, toccando il tema della realizzazione umana delle nuove generazioni e della passione per la ricerca, quale scelta di vita e di lavoro, a cui si oppongono le miserie e i maneggi del mondo accademico.