E’ una soddisfazione mutilata quella relativa ai fondi Fas per l’Abruzzo”.

Esordisce così il sindaco Francesco Mastromauro in relazione alla notizia della registrazione in via definitiva, da parte della Corte dei Conti, dell’attribuzione dei fondi Fas all’Abruzzo.

Si, una soddisfazione mutilata – spiega il sindaco – perché vero è che tra i progetti già individuati e coperti da finanziamento viene indicato  il  potenziamento del porto di Giulianova per 4 milioni e 200 mila euro, ma non compaiono espressamente le opere per ripristinare gli argini dei fiumi Salinello e Tordino. Al contrario, è  indicata la messa in  sicurezza del fiume Vomano in corrispondenza del ponte di Castelnuovo al Vomano. Voglio perciò sperare che tra i finanziamenti che, come afferma il presidente della provincia Catarra, arriveranno dalle azioni obiettivo relative ad ambiente e territorio, le quali comunque – prosegue Mastromauro – dovranno a suo dire essere riempite di contenuti attraverso la redazione di progetti concertati, vi siano le opere, da noi tante volte invocate, e assolutamente necessarie, per la messa in sicurezza dei fiumi Salinello e Tordino. Proprio oggi ricorre un anno dall’alluvione, ma in questi 365 giorni non si è fatto nulla, proprio nulla. Ed essere costretti a confidare sul bel tempo, francamente non mi sembra sia il massimo. Per questo ho già dato disposizioni alla Polizia municipale di relazionarmi sulla situazione riguardante la foce del Tordino perché ho intenzione di provvedere alla rimozione dei depositi e dei detriti che ostruiscono il corso del fiume in prossimità dei due ponti, analogamente a quanto da noi fatto per il fiume Salinello il 19 novembre del 2011”.

“Altro fronte sul quale la politica deve lavorare – dichiara l’assessore Archimede Forcelleseè quello relativo all’intervento finanziario dello Stato dopo che la Corte Costituzionale ha dichiarato la incostituzionalità del decreto “milleproroghe 2011” che, come noto, prevedeva una tassa di scopo, cosiddetta “delle disgrazie”, per le Regioni che, vittime di calamità naturali, volessero usufruire dell’apposito fondo della Protezione civile nazionale. Pretendiamo dunque anche per l’Abruzzo – dice Forcellese – lo stesso trattamento riservato ad altre regioni, come il Veneto, che hanno beneficiato di stanziamenti prima dell’approvazione del decreto “milleproroghe”.

Altra perplessità mostra il sindaco in relazione al rimborso delle somme spese dall’Amministrazione comunale per fronteggiare l’eccezionale nevicata dello scorso febbraio. “C’è da dire che la Regione Abruzzo ha messo a disposizione solo 1 milione di euro per la prima emergenza, e spera di integrare la somma, di per sé esigua, con il fondo di solidarietà dell’Unione Europea. Intanto però gli Enti locali, come per l’alluvione, hanno dovuto fronteggiare l’emergenza con fondi propri”, dice il sindaco, “e il decreto di riconoscimento del Governo dell’8 febbraio assicura il ristoro delle somme effettivamente spese solo a partire dalla giornata dell’8 febbraio. Quindi il decreto Monti esclude il rimborso prima di quella data. Ed è un grosso problema per i Comuni che, ancora una volta, sono stati costretti ad anticipare somme ingenti pur avendo, tutti, grossi problemi di bilancio. E con il nodo scorsoio del rispetto del Patto di stabilità già alla gola”.

 Fondi FAS e spese per l’emergenza neve. Il sindaco: “Tra i progetti individuati e coperti da finanziamento non compaiono espressamente gli argini dei fiumi Salinello e Tordino. Perplessità anche sui rimborsi per l’emergenza neve”.

 

E’ una soddisfazione mutilata quella relativa ai fondi Fas per l’Abruzzo”.

Esordisce così il sindaco Francesco Mastromauro in relazione alla notizia della registrazione in via definitiva, da parte della Corte dei Conti, dell’attribuzione dei fondi Fas all’Abruzzo.

Si, una soddisfazione mutilata – spiega il sindaco – perché vero è che tra i progetti già individuati e coperti da finanziamento viene indicato  il  potenziamento del porto di Giulianova per 4 milioni e 200 mila euro, ma non compaiono espressamente le opere per ripristinare gli argini dei fiumi Salinello e Tordino. Al contrario, è  indicata la messa in  sicurezza del fiume Vomano in corrispondenza del ponte di Castelnuovo al Vomano. Voglio perciò sperare che tra i finanziamenti che, come afferma il presidente della provincia Catarra, arriveranno dalle azioni obiettivo relative ad ambiente e territorio, le quali comunque – prosegue Mastromauro – dovranno a suo dire essere riempite di contenuti attraverso la redazione di progetti concertati, vi siano le opere, da noi tante volte invocate, e assolutamente necessarie, per la messa in sicurezza dei fiumi Salinello e Tordino. Proprio oggi ricorre un anno dall’alluvione, ma in questi 365 giorni non si è fatto nulla, proprio nulla. Ed essere costretti a confidare sul bel tempo, francamente non mi sembra sia il massimo. Per questo ho già dato disposizioni alla Polizia municipale di relazionarmi sulla situazione riguardante la foce del Tordino perché ho intenzione di provvedere alla rimozione dei depositi e dei detriti che ostruiscono il corso del fiume in prossimità dei due ponti, analogamente a quanto da noi fatto per il fiume Salinello il 19 novembre del 2011”.

“Altro fronte sul quale la politica deve lavorare – dichiara l’assessore Archimede Forcelleseè quello relativo all’intervento finanziario dello Stato dopo che la Corte Costituzionale ha dichiarato la incostituzionalità del decreto “milleproroghe 2011” che, come noto, prevedeva una tassa di scopo, cosiddetta “delle disgrazie”, per le Regioni che, vittime di calamità naturali, volessero usufruire dell’apposito fondo della Protezione civile nazionale. Pretendiamo dunque anche per l’Abruzzo – dice Forcellese – lo stesso trattamento riservato ad altre regioni, come il Veneto, che hanno beneficiato di stanziamenti prima dell’approvazione del decreto “milleproroghe”.

Altra perplessità mostra il sindaco in relazione al rimborso delle somme spese dall’Amministrazione comunale per fronteggiare l’eccezionale nevicata dello scorso febbraio. “C’è da dire che la Regione Abruzzo ha messo a disposizione solo 1 milione di euro per la prima emergenza, e spera di integrare la somma, di per sé esigua, con il fondo di solidarietà dell’Unione Europea. Intanto però gli Enti locali, come per l’alluvione, hanno dovuto fronteggiare l’emergenza con fondi propri”, dice il sindaco, “e il decreto di riconoscimento del Governo dell’8 febbraio assicura il ristoro delle somme effettivamente spese solo a partire dalla giornata dell’8 febbraio. Quindi il decreto Monti esclude il rimborso prima di quella data. Ed è un grosso problema per i Comuni che, ancora una volta, sono stati costretti ad anticipare somme ingenti pur avendo, tutti, grossi problemi di bilancio. E con il nodo scorsoio del rispetto del Patto di stabilità già alla gola”.