L’ampio risalto dato nelle prime pagine di tutti i quotidiani e gli organi d’informazione alla notizia della pubblicazione on-line dei redditi dei ministri e dei sottosegretari del Governo Monti, ha sollecitato una riflessione da parte dell’assessore alla Trasparenza Archimede Forcellese. “A Giulianova – dichiara l’assessore – la pubblicazione dei redditi degli amministratori comunali, dal sindaco ai consiglieri passando per gli assessori, era già prevista nel programma elettorale del candidato sindaco Francesco Mastromauro, ed è diventata realtà sin dal 30 novembre 2009. Quel giorno, infatti, il Consiglio comunale approvò all’unanimità il regolamento sull’Anagrafe Pubblica degli Eletti che prevede anche la pubblicazione di informazioni quali le indennità di carica e i gettoni di presenza degli amministratori, inclusi quelli delle società partecipate. Ora – prosegue l’assessore – l’importanza attribuita dai massa media alla pubblicazione on-line dei redditi dei componenti del Governo Monti, rende ragione, indirettamente, del lavoro fatto nella nostra città da 30 mesi a questa parte. Conoscere il profilo dei propri amministratori, dalla professione alle esperienze politiche, dai redditi alle proprietà e partecipazioni societarie, rappresenta non una banale curiosità, magari per sapere chi è il più ricco o il più povero, ma un aspetto di fondamentale importanza per riequilibrare il rapporto tra amministratore e cittadino e per dare a quest’ultimo la possibilità di giudicare e scegliere con maggiore consapevolezza. A tal riguardo”, dice ancora Forcellese, “chiunque può consultare il nostro sito istituzionale (www.comune.giulianova.te.it), entrando nella pagina dedicata all’Anagrafe Pubblica degli Eletti, e sapere qualcosa in più dei propri amministratori. Peccato che taluni, pur avendo approvato il regolamento, e pur avendo molte volte tirato in ballo la trasparenza, a volte anche impropriamente”, conclude l’assessore, “all’atto pratico non abbiano mai fornito i dati relativi ai loro redditi. Difficile capire il perché di questo strano comportamento. Sembra quasi che la trasparenza interessi solo quando riguarda gli altri”.