Non siamo certamente agli episodi che, nelle ultime feste del Pd, hanno “interessato” il presidente del Senato, Schifani,
o ancor di più il leader della Cisl, Bonannni, ma la riunione all’interno della mitica sezione del Pd in via Tahon De Revel, nota anche come il “bottegone” con riferimento alla sede romana del partito, si è aperta davvero con il botto. O anche con le botte (o quasi) come ha riferito uno dei più “antichi iscritti al partito. me>. A parlare così è Antonio Ercolano dopo l’episodio di cui sarebbe stato vittima, suo malgrado. La storia la racconta così- rendiconto dei primi mesi di “gestione” del neo segretario Augusto Baldasserini ed io stavo distribuendo degli opuscoli della Uisp contro la povertà anche in occasione della manifestazione mondiale che si terrà all’Onu. Tutti hanno accettato senza problemi, ma quando sono arrivato davanti ad un compagno (ndr: volutamente Ercolano non fa il nome ma la ricostruzione degli eventi, anche se in maniera diversa, porta al neo segretario dell’Annunziata, Giuseppe Cartone) ho capito che ci sarebbero stati ebbero stati dei problemi. Io ho insistito dicendo che si trattava di un’iniziativa da sostenere e che non comportava nessuna presa di posizione. A quel punto mi ha minacciato e, alla fine, mi ha dato una “manata” (ndr: leggi una spinta) ma io sono riuscito a non cadere.> Erano persenti il sindaco Mastromauro ed anche il consigliere regionale Ruffini e tutti gli altri big. . Ma in casa Pd si tenta a ridimensionare l’accaduto, sostenendo che si è trattato solo di un semplice contrasto e che, pertanto, l’episodio va ridimensionato. Non resta che attendere quali saranno gli sviluppi.
(tratto da “Il Messaggero”)