INTERVISTA PIERPAOLO CAMELI PER FISIOCAM
Pierpaolo Cameli si laurea nel 2007 in Fisioterapia presso la facoltà di Medicina e Chirurgia de L’Aquila. Inizia da subito la scuola di Osteopatia presso l’AIOT (Accademia Italiana di Osteopatia Tradizionale) di Pescara e contemporaneamente si specializzo in alcuni ambiti fisioterapici, tra cui: la Rieducazione posturale Globale (metodo Souchard), nel 2009 a Bologna e la Rieducazione sportiva, presso il centro sportivo di Coverciano (FI) nel 2012. Dopo aver aperto nel 2009 lo studio FISIOCAM in società con mia sorella Nausicaa, continua diverse collaborazioni professionali presso strutture convenzionate con la ASL: prima con la Sanex di Campli (dal 2008 al 2011) e poi con la Piccola Opera Charitas (dal 2011 al 2021, dove svolgo anche la funzione di coordinatore di reparto). Nel 2013 si diploma in Osteopatia presso l’Accademia Italiana di Osteopatia Tradizionale di Pescara. Negli anni continuo la sua formazione professionale con corsi che vanno dall’alimentazione (Bioterapia Nutrizionale, nel 2013) a tecniche più specifiche nell’ambito osteopatico (Biodinamica, dal 2015 al 2017). Negli ultimi 7 anni si è dedicato completamente ai bambini, specializzandosi con diversi corsi di formazione, tra cui i più importanti: La terapia manuale osteopatica nel trattamento pediatrico (a Bari) e il Master specialistico osteopatico in ambito neonatologico e pediatrico, presso l’Advanced Osteopathy Institute di Milano
– Quando nasce la necessità di prendersi cura degli altri attraverso la fisioterapia?
In realtà la scelta del campo sanitario è stata una decisione che presi sin da piccolo, probabilmente avendo un papà medico sono cresciuto con questa particolare attitudine. Ero sicuro che questa sarebbe stata la mia strada e poi con la fisioterapia è stato quasi amore a prima vista, da ragazzino osservavo mia sorella quando tornava dal lavoro e ascoltavo quello che raccontava e notavo la passione che metteva nel suo lavoro e l’amore e l’attenzione che aveva verso i pazienti, ed è li che mi sono appassionato.
– Una passione che quindi condividi con tua sorella Nausicaa, quando avete aperto lo studio Fisiocam e di cosa si occupa?
Si, come dicevo è stata lei che mi ha fatto appassionare a questa professione e che mi ha indicato la strada. Dopo molti corsi di specializzazione, sia miei che di Nausicaa nel 2009 abbiamo coronato il nostro sogno ed aperto lo studio professionale FISIOCAM. Se penso che sono già passati 15 anni mi sembra impossibile. È stato un bel percorso, molto intenso, fatto di continua formazione e di duro lavoro che ci dona ogni giorno grandi soddisfazioni professionali ed anche emotive e relazionali con i nostri cari pazienti. Per avere una più ampia qualità di offerta io e Nausicaa abbiamo diversificato le nostre specializzazioni. Io dopo la laurea in fisioterapia e dopo tanti anni di studio, mi sono diplomato anche in osteopatia e mi occupo maggiormente della terapia manuale, della rieducazione posturale globale, dell’osteopatia in particolare dell’osteopatia pediatrica. Nausicaa si è specializzata in riabilitazione neurologica, linfodrenaggio e rieducazione del pavimento pelvico. Possiamo tranquillamente dire che lo studio copre ad ampio raggio tutti i campi della fisioterapia (manuale e fisica) e dell’osteopatia.
– Tra le tue specializzazioni hai scelto l’osteopatia pediatrica. Alla nascita a quali problematiche può andare incontro un neonato e come si può intervenire?
Curare i bambini mi ha sempre affascinato ed incuriosito sin da quando ero un giovane studente di fisioterapia, poi l’osteopatia mi ha dato quella consapevolezza maggiore per dedicarmi sempre più ai bimbi piccoli, in particolare ai neonati. Le patologie più frequenti che si presentano in studio vanno dai problemi intestinali (colichette, stitichezza, reflusso…) a quelli posturali (plagiocefalie posizionali, bambini “a virgola”…), oppure anche problematiche congenite legate all’apparato muscolo scheletrico (piede torto congenito e posizionale, torcicollo miogeno…). Queste patologie il più delle volte sono concomitanti tra loro. Il trattamento, quindi, prevede sempre una valutazione globale del bambino, per capire la reale causa del problema.
– Molti lavori ci costringono alla sedentarietà mentre l’ossessione di guardare il telefono ci pone, spesso, in posizioni non proprio naturali. Quale consiglio puoi dare per evitare problemi di postura e altro?
Il consiglio più semplice che posso dare è quello di cambiare spesso posizione senza rimanere per diverse ore sempre nella medesima postura. E suggerisco anche di fare molto sport. Il movimento è vita, quindi farne il più possibile migliora il nostro equilibrio fisico, mentale e metabolico.
– Oltre ai più piccoli ci sono le mamme che spesso nel post-partum vanno incontro a problematiche come quelle che interessano il pavimento pelvico,come intervenire?
Tante sono le cause che possono portare ad avere disturbi del pavimento pelvico tra le quali sicuramente ci sono la gravidanza e il parto. Durante il parto l’apparato muscolare pelvico viene sottoposto ad un estremo stiramento, e questo può avvenire a volte senza conseguenze, per effetto di una adeguata preparazione pre-parto o per elasticità muscolare innata della paziente, ma altre volte la muscolatura può subire dei traumi e delle lesioni che possono portare dei danni e delle disfunzioni. Le conseguenze più comuni possono essere: ipotono dei muscoli pelvici, dolore perineale, dispareunia (dolore durante i rapporti) e incontinenza. Per tutte le neo mamme è quindi consigliabile una valutazione precoce, con un professionista specializzato del pavimento pelvico. Il primo passo fondamentale della riabilitazione del pavimento pelvico consiste nel prendere consapevolezza di questa parte del corpo. Si tratta, infatti, di muscoli che non vediamo e che raramente usiamo in modo volontario e consapevole. Attraverso esercizi mirati di contrazione e rilassamento, attraverso l’elettrostimolazione e il biofeedback la donna impara a riconoscere, controllare e gestire il pavimento pelvico e ristabilire le normali condizioni del tono muscolare.