Intervista Raffaele di Nicola per l’accademia suono music e voice accademy

 

Raffaele Di Nicola è nato a Teramo Inizia l’attività canora all’età di 13 anni, e sin da subito si approccia all’attività concertistica esibendosi in molti music club del centro Italia affiancandosi ad una band( Nemaprobema), che lo porterà a collaborazioni importanti in qualità di corista per artisti quali: Roberto Soffici, Dario Baldambembo, Goran Kuzminac, Phillis Blandford e molti altri. E’ docente abilitato in quel di Milano al “VOCAL”, metodo brevettato dal celebre marchio Yamaha. Docente abilitato metodo Polliwog, rivolto alla cura degli aspetti educativi nella didattica musicale per l’infanzia, vanta collaborazioni con Paolo Di Sabatino, Glauco Di Sabatino, Marco Siniscalco, Mauro De Federicis, Gianluca Caporale, Big Band del conservatorio A. Casella Dell’Aquila, Istituzione Sinfonica Abruzzese, Roberto Molinelli e molti altri. Raffaele Di Nicola consegue la laurea di I° livello in canto jazz presso il conservatorio A. Casella dell’Aquila con il punteggio di 110 su 110 con lode. Consegue, inoltre, la laurea di II° livello nel medesimo conservatorio, sempre in canto jazz, riportando la stessa votazione.

1) Raffaele, cosa ti ha spinto ad avvicinarti alla musica? Quali sensazioni scaturivano in te all’ascolto di un pezzo che ti piaceva e quale musica prediligevi da ragazzino?

 La musica ha sempre esercitato un forte ascendente su di me. L’occasione poi di compiere i primi approcci verso la professione si è presentata, come spesso accade, in maniera fortuita dopo aver partecipato ad uno spettacolo di fine anno ai tempi delle scuole medie.

E’ li che mi sono accorto che cantare mi veniva naturale, la melodia scorreva chiara e fluida nelle mie orecchie e la cosa mi rendeva felice, soprattutto perché notavo l’apprezzamento di chi mi ascoltava ogni volta che mi esibivo. Come ogni adolescente medio ascoltavo musica H24 e le sensazioni che provavo erano quelle tipiche di un ragazzo di quella età. Le canzoni di quegli anni  ci facevano battere il cuore. Il modo in cui si scriveva allora era totalmente diverso e i brani di quegli anni toccavano delle corde importanti del nostro intimo, in balia della girandola di emozioni che un ragazzo di quell’età fronteggia di solito. Ho sempre ascoltato di tutto, dal pop al rock, dal blues al jazz fino al cantautorato. Sono sempre stato convinto che non esistesse musica bella e musica brutta, ma che tutto a livello compositivo/esecutivo si dividesse in produzioni ben fatte e produzioni di basso livello.

2) A 13 anni è iniziata la tua avventura in musica, prima come interprete in un gruppo, e poi la produzione solista, con un tuo singolo che è approdato addirittura, a Radio Deejay. Ci Racconti?

Tutto è iniziato in maniera casuale. L’insegnante di educazione musicale che avevo a quell’età (prematuramente scomparsa alla quale ero profondamente legato, ovvero Carla Di Egidio), organizzò uno spettacolo avveniristico per i tempi. Coinvolse degli allora giovani musicisti per imbastire uno spettacolo musicale incentrato su brani pop del momento, assegnando loro il compito di eseguirli e assegnando a noi studenti, scelti tra quelli secondo lei in grado, il compito di cantarli. Attraverso una serie di peripezie che non sto qui a spiegarvi venni scelto come solista per interpretare tutto il repertorio dopo una piccola audizione. I ragazzi della band decisero di coinvolgermi successivamente come loro vocalist ufficiale. Circostanza questa che mi ha dato la possibilità di muovere i primi passi come frontman in molti dei più in voga club del centro Italia, nonché come corista di diversi artisti come Goran Kuzminac, Phillis Blandford (cantante americana e vocalist ai tempi di Zucchero e Pino Daniele) e molti altri. Ovviamente tra tutti i generi a cui mi sono dedicato, non poteva mancare la musica dance. Quasi per scherzo io ed il mio amico Adriano Ippoliti,  inviammo alcuni provini di produzioni musicali rigorosamente home made a diverse etichette discografiche attive nel settore. Il progetto portava il nome di Funky Groover, e ci venne comunicato, il giorno prima, di essere mandato in onda da Albertino, che il jingle dal titolo Good Time era stato scelto come sigla del Deejay Time Estivo in onda in diretta tutti i giorni direttamente dall’Acquafun di Riccione. Una bella soddisfazione che ricordo con molta nostalgia.

3) Il mondo della musica spesso sa essere crudele e trovare la propria strada , per un giovane talento,è spesso complicato. Come motivi i tuoi giovani allievi?

Spesso l’errore in cui si cade quando si intraprende un percorso di formazione musicale è la definizione del punto di partenza e quello di arrivo. Oggi come oggi i cosiddetti “Talent” che molto spesso rimangono gli unici canali promozionali della produzione di un giovane artista, vengono visti dal grande pubblico e molto spesso dagli stessi ad essi partecipanti, come un punto di arrivo, quando a partire dal termine stesso, il talento in un giovane alle prime armi altro non è che un punto di partenza al quale poi obbligatoriamente è necessario far seguire un serio percorso formativo fatto di studio e ricerche… Ragion per cui sono profondamente convinto che l’unica strada da seguire sia formarsi come cantanti/musicisti preparati e consapevoli innanzitutto. La luce in fondo al tunnel è rappresentata dal raggiungimento di quelle competenze in grado di farci emergere come professionisti di livello sotto tutti gli aspetti. Tutte le porte che via via dovessero aprirsi lungo la strada verso il raggiungimento di tale obiettivo rimangono delle occasioni che vanno di certo colte, senza però perdere di vista l’obiettivo finale. Un professionista stimato, un performer di livello, un musicista preparato e perché no titolato, sono figure sempre molto richieste che difficilmente non trovano realizzazione a livello professionale. I ragazzi vanno stimolati e in loro va coltivata ed alimentata una passione che non deve mai spegnersi. La ricerca del bello e la cura per  discipline culturalmente formative, come la musica e tutte le altre forme d’arte, non va mai abbandonata; che diventino o meno professionisti nel settore faranno di loro degli adulti sensibili ed in generale migliori.

4) Come nasce l’accademia Suono e qual è la sua missione?

Dopo aver per diversi anni lavorato come docente di canto moderno in varie private scuole sul territorio, e parallelamente al raggiungimento del titolo accademico, ho avvertito che era finalmente giunto il momento di voltare pagina dando vita ad una realtà che rispecchiasse pienamente la mia visione della didattica nella musica, lasciandomi la possibilità di muovermi in totale libertà nel raggiungimento di determinati obiettivi. Passando un giorno davanti ai locali, che oggi accolgono l’accademia, si accese la lampadina. Mi piacque immediatamente l’idea di portare a Giulianova le mie idee. Pur non essendo la città dove vivo ho sempre trovato nel suo tessuto sociale una forte dinamicità, una spiccata sensibilità verso le discipline artistiche ed un forte senso di appartenenza ed estrema cura per le attività attive sul territorio. Aspettative che si sono dimostrate esatte oltre le più rosee aspettative, La città di Giulianova ci ha accolto a braccia aperte dimostrando a me e a tutto il mio staff un grande affetto partecipando attivamente a tutte le attività da noi proposte. Subito si è creato un ottimo feeling anche con le istituzioni. Infatti il comune di Giulianova e l’assessorato alla Cultura e alle Manifestazioni hanno quasi sempre patrocinato i nostri eventi, dimostrandoci fiducia e stima. Lo scopo che l’accademia si pone è quello di avvicinare giovani e meno giovani alla musica, dando loro la possibilità di esprimere il loro talento attraverso una formazione seria ma nello stesso tempo ludica, supportati da un corpo docenti di eccellenza, tutti titolati e stimati professionisti nel settore.

5) Quali sono i corsi che si possono seguire? La scuola ha limiti di età? Ricordaci come iscriversi.

La Suono- Music And Voice Academy presenta un’ ampia offerta formativa. Numerose sono le attività tra le quali è possibile scegliere: canto moderno, pianoforte classico e moderno, chitarra pop/rock/jazz, basso, batteria, violino, sassofono, musica d’insieme, propedeutica musicale 3-6 anni, armonia, teoria, solfeggio e corso dedicato alla produzione di musica elettronica. I corsi sono aperti ad allievi di tutte le età. Le lezioni sono strutturate per venire incontro a tutte le esigenze, sia di carattere prevalentemente ludico che professionale. Infatti, anche quest’anno è stata riconosciuta all’accademia la convenzione presso il conservatorio statale A. Casella dell’ Aquila per i corsi preaccademici necessari l’esame di ammissione in conservatorio.

Per quando riguarda le iscrizioni, è possibile prenotare una lezione di prova gratuita e visitare la scuola contattandoci al numero 3245355518. Troverete inoltre tutte le informazioni riguardo le attività e gli orari di segreteria visitando le nostre pagine social Facebook e Instagram.