“Altro che Turandot. Qui ci vuole l’Antenora di Dante, perché i signori del PdL continuano a tradire la loro città, guardando agli scippi continui ai danni del nostro ospedale con indolenza e sguardi assai distratti. Questo sì è stupefacente!
”.
Il sindaco Francesco Mastromauro, criticato dal PdL giuliese dopo la sua denuncia sul depotenziamento del Servizio di allergologia, replica al centro-destra. “Secondo i pidiellini locali dovrei starmene zitto e buono mentre il nostro ospedale viene tagliuzzato. Se parlo, mi si accusa di fare chiacchiere. Insomma – prosegue il sindaco – qualunque cosa faccio, è sbagliata. Nel 2009, ad appena due mesi dall’insediamento della mia giunta, iniziai a chiedere al governatore Chiodi, non su Facebook ma con missive ufficiali, un incontro per fugare, così scrivevo, dubbi e incertezze circa i livelli quantitativi e qualitativi dei servizi erogati, ma anche per fare il punto sulla situazione sanitaria nel territorio nonché, più in generale, sul futuro del nosocomio stesso. Evidente – sottolinea il sindaco – come questa richiesta, a cui ne sono seguite molte altre, non è stata partorita dal gusto della polemica a tutti i costi o dal desiderio della visibilità, ma dalla presa d’atto di problemi che continuano tuttora ad angustiare il nostro ospedale, ed i cui effetti purtroppo vengono sperimentati quotidianamente dai pazienti come dai medici e dal personale sanitario. Quanto accaduto recentemente nel nostro Pronto Soccorso, con file di utenti in attesa e due sole unità in servizio”, conclude Mastromauro, “è l’aspetto più evidente ma non l’unico della situazione, a volte drammatica, in cui versa la sanità giuliese. In effetti esiste la sindrome della Bella addormentata del bosco: ma non sono io ad averla. Mi chiedo quando il PdL si libererà del velo di Maya riuscendo così a vedere ciò che è sotto l’occhio di tutti ma non del loro”.
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