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PESCARA – “Lo smantellamento del dipartimento agricoltura attuato negli ultimi cinque anni dalla giunta di Marsilio e dall’assessore Imprudente stanno condizionando la tenuta dell’intero sistema agricolo regionale” lo afferma in una nota il consigliere Dino Pepe che lancia l’allarme sui ritardi relativi alla erogazione dei fondi della Pac. “Agli agricoltori abruzzesi non vengono più garantiti i servizi minimi” continua il vice capogruppo in regione del PD “il pagamento della indennità compensativa è una misura indispensabile per sostenere il reddito delle imprese agricole, soprattutto delle aree interne. La pandemia prima e le diverse crisi climatiche degli ultimi due anni dopo, hanno messo a dura prova il comparto, proprio per questa ragione la puntuale, e per intera, erogazione dei contributi finalizzati a sostenere il reddito degli agricoltori, avrebbe rappresentato indubbiamente un segnale di attenzione ma soprattutto una misura concreta di aiuto. Stiamo parlando”, evidenzia Pepe “delle domande presentate entro il mese di giugno 2023 che a distanza di quasi 7 mesi, a quanto pare, non sono state ancora del tutto istruite. La giunta Marsilio purtroppo è colpevolmente inconsapevole dell’importanza di questa misura e di quanto sia fondamentale la tempestività del pagamento della Pac. Negli anni della giunta di centrosinistra prevedemmo addirittura un anticipo al 31 luglio dell’anno della domanda. L’intento era proprio di garantire liquidità e sostegno alle aziende soprattutto quelle delle aree interne e delle zone più svantaggiate. Questa è solo l’ultima delle emergenze che sta travolgendo il sistema agricolo regionale. Le responsabilità della giunta regionale sono evidenti; il continuo e sistematico smantellamento del dipartimento agricoltura sta producendo questi dannosi effetti e la provincia di Teramo ancora una volta è la più danneggiata. Le sedi territoriali di Atri e Giulianova sono state completamente chiuse, in quella di Nereto si è passati da oltre dieci addetti che istruivano pratiche, a un solo dipendente mentre, sul territorio di Teramo, addirittura dagli oltre settanta si è passati agli attuali quindici. È evidente che la rete del dipartimento agricoltura ha subito dei grossi tagli e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Addirittura i mancati pagamenti delle indennità stanno provocando la vendita di animali degli allevamenti per sostenere i costi aziendali. I trattori dopo anni sono tornati in piazza per protestare contro Marsilio e il sottosegretario D’Eramo e i sindacati, tutti insoddisfatti, hanno manifestato tutta la loro delusione al Consiglio regionale straordinario di Ottobre” conclude Pepe.