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ROSETO – “Dopo aver visto il monologo nel quale il Governatore romano Marsilio ha tentato di
giustificare in ogni modo, attaccando a destra e a manca, il grave errore commesso
dalla sua maggioranza con la riperimetrazione della Riserva del Borsacchio devo
dire che, mai come in questo caso, il silenzio sarebbe stato d’oro”. Questo il pensiero
del Consigliere Regionale Sandro Mariani, prossimo candidato nella Lista del Partito
Democratico, che smonta punto per punto la fantasiosa ricostruzione fornita da un
Marco Marsilio visibilmente nervoso e infastidito, evidentemente preoccupato per
le pessime notizie sul suo futuro che giungono da Roma (sponda Lega).
“Francamente faccio molta fatica a commentare il mare menzogne e falsità dette –
ironizza Mariani – e ribadite da Consigliere Mauro Febbo ieri sera in Consiglio
Comunale a Roseto degli Abruzzi senza minimamente fare uno sforzo di memoria
visto che anche lui era presente in aula la notte del 29 dicembre scorso ma provo ad
andare con ordine aiutando anche gli “smemorati di Collegno” della maggioranza
regionale. Marsilio nel suo video dice che alle 22:30 il Presidente del Consiglio Sospiri
ha riaperto la seduta, comunicando gli emendamenti a mezzo mail e solo a
mezzanotte e dieci ne è iniziato l’esame, quindi che per oltre un’ora e mezza noi
Consiglieri Regionali abbiamo avuto modo di leggere gli emendamenti e
comprenderne il testo: FALSO! L’emendamento 4 sui danni da peronospora nel
settore agricolo è stato votato alle 02:25, non poco dopo la mezzanotte. Prima
menzogna!”.
“Il Consiglio riprende alle 00:49, quindi non a mezzanotte come dichiara Marsilio, ed
è testimoniato dall’orario del post Facebook della diretta della seduta sulla pagina
del Consiglio Regionale ( https://fb.watch/pw1LPyNjjW/ ). La seduta ricomincia con il
Presidente Sospiri che annuncia che la Giunta Regionale ha dichiarato l’urgenza dei
PDL 379 e 380 (Finanziaria e Bilancio) con la seduta di giunta convocata alle 20:42.
Successivamente spiega che ogni Consigliere, ai sensi del Regolamento, può indicare
cinque emendamenti urgenti da discutere. Solo in questo istante ai consiglieri viene
chiesto di depositare i propri emendamenti ritenuti urgenti: è quasi l’una di notte”
prosegue il Consigliere Regionale. “A questo punto il Consiglio viene sospeso di
nuovo e si rimane in aula in attesa della consegna e predisposizione di tutti gli
emendamenti. Scorrendo la diretta il Consiglio la seduta rimane sospesa per ben
un’ora e quaranta minuti per riprendere al minuto 01:08:07”.
“Alle ore 01:57 il Consiglio riprende e il Presidente del Consiglio chiede di iniziare il
voto con gli emendamenti urgenti della giunta annunciando che, entro due minuti,
sarebbe arrivata una mail ai Consiglieri solo con gli emendamenti urgenti della
Giunta alla finanziaria, cosa che puntualmente avviene alle ore 02:00 in punto. Nei
file caricati a disposizione dei consiglieri in prima battuta c’erano solo 13
emendamenti, ovvero quelli urgenti, e non c’era quello sulla Riserva del Borsacchio.
Alle 02:00 quindi i Consiglieri di opposizione ancora non conoscevano gli
emendamenti depositati dagli altri colleghi di maggioranza. Successivamente l’aula
cominciava a votare gli emendamenti urgenti con diverse interruzioni e alle ore
02:22 iniziava la discussione del blocco di emendamenti dove c’è anche quello della
Riserva del Borsacchio. Questi, infatti, erano stati caricati sulla piattaforma del
Consiglio Regionale solo pochi minuti prima. Il Documento è stato creato alle 02:04
e solo successivamente caricato insieme ad altri emendamenti per un totale di 35
pagine. L’emendamento n. 5 relativo alla Riserva del Borsacchio è stato discusso al
minuto 01:44:00, ossia alle 02:33 circa. Nel frattempo, si erano discussi altri
emendamenti, compreso quello sugli aiuti all’agricoltura” continua Mariani.
“I consiglieri hanno avuto gli emendamenti alle 02:15 circa, alle 02:22 è iniziato il
voto e alle 02:33 si è discusso l’emendamento sulla Riserva del Borsacchio: circa 15
minuti, mentre comunque si discuteva e votava, per avere conoscenza del contenuto
dei vari emendamenti. Ci spieghi quindi Marsilio come faceva l’aula ad esserne a
conoscenza? Il voto è durato circa 1 minuto. Appare chiaro quindi come le invettive
di Marsilio contro l’opposizione siano false e rappresentino quindi solo un inutile
pretesto per coprire la malefatta perpetrata dalla sua maggioranza ai danni dei
rosetani e degli abruzzesi con una mossa scorretta che ha cancellato, con un colpo di
spugna, la quasi totalità di una delle riserve naturali più belle e suggestive della
nostra regione. Anche la difesa d’ufficio di ieri sera di Mauro Febbo, l’unico almeno
a metterci la faccia a differenza degli ignavi colleghi consiglieri di Teramo che hanno
sottoscritto l’emendamento, dimostra ancora una volta come l’arroganza di questa
maggioranza non guardi in faccia a niente e a nessuno e come il Presidente sia
capace di mentire spudoratamente, anche a favore di telecamera, per coprire gli
interessi dei suoi”.
Mariani, infine, nel Consiglio Comunale ha concluso con una proposta che è stata
accolta anche nella delibera votata al termine dall’Assise Civica “il 30 gennaio
prossimo abbiamo l’ultimo Consiglio Regionale nel pieno dei poteri: all’ordine del
giorno c’è un progetto di legge per modificare alcune norme regionali tra le quali
anche l’ultima legge finanziaria, ancora non pubblicata e quindi non vigente, nella
quale è inclusa la riperimetrazione del Borsacchio: se Marsilio e soci davvero hanno
rispetto per un territorio votino la cancellazione dell’articolo sulla riperimetrazione,
consentano quindi al Comune di Roseto degli Abruzzi di approvare definitivamente il
PAN e consentano un sereno dibattito cittadino sulle modalità di gestione della
Riserva del Borsacchio”.