Ventisei persone appartenenti a
un’associazione a delinquere finalizzata alla clonazione e
indebito utilizzo di carte di credito sono state arrestate dalla
Polizia Postale di Pescara, in collaborazione con i
Compartimenti Regionali della Polizia Postale di Lazio, Campania
e Puglia.
Le indagini sono state avviate dopo alcuni alcuni
accertamenti presso alcuni negozi del Teramano sull’insolito
utilizzo di alcune carte di credito clonate, che lasciava
presupporre l’esistenza di un’associazione criminale dedita alla
commissione di svariati reati e operante in più regioni.
Dalle indagini è emerso che i componenti dell’associazione
si procuravano i codici delle carte tramite i cosiddetti
“skimmer” (apparecchiature elettroniche installate sugli
sportelli bancomat) o provenienti via posta elettronica dagli
Stati Uniti, li trasferivano su delle carte comuni dotate di
banda magnetica, e le usavano in negozi di persone compiacenti
situati in prevalenza nella città di Roma e Napoli e nelle
province di Teramo, Bari e Foggia.
La particolarità è che le carte clonate venivano utilizzate
presso esercizi commerciali normalmente abilitati ad accedere ai
circuiti delle carte di credito i cui titolari “strisciavano”
le carte negli apparecchi Pos in assenza di clienti e senza che
venisse effettuato alcun acquisto.
Nel corso dell’indagine la Polizia Postale ha individuato e
bloccato circa 1.000 codici di carte di credito clonate, emesse
prevalentemente da Istituti di credito americani, cinesi,
giapponesi ed europei, impedendo un danno economico stimato in
circa un milione di euro. (ANSA).