La pandemia causata dal Covid-19 ha messo in luce quanto importante sia la sanità pubblica, cosa ha funzionato e cosa non, e quanto ci sia da fare per renderla perfettamente rispondente alla domanda di tutela della salute.A Giulianova la commissione sanità, da me presieduta, sin dall’insediamento ha lavorato sia per proporre un assetto migliore della rete ospedaliera provinciale con la previsione di un ospedale di primo livello nella nostra città, sia per promuovere, dopo il lockdown, una serie di iniziative per contrastare la ripresa dei contagi.
Le proposte sono state pienamente condivise da tutti i componenti della commissione sanità dopo numerose sedute di lavoro. Ci si sarebbe aspettati, allora, uno sviluppo coerente tra le decisioni della commissione sanità comunale e i comportamenti dell’amministrazione.
In realtà non è andata così:
1) Ci sono voluti oltre due mesi perché il sindaco, dopo mie rimostranze, facesse diffondere il documento elaborato il 30 maggio dalla commissione sanità sulle cose da fare, a fini preventivi, dopo la “riapertura” del 3 giugno.
2) Tra le iniziative proposte e organizzate dalla commissione sanità e rese note in conferenza stampa il primo agosto scorso, c’erano anche, in vista della riapertura delle scuole, due conferenze rivolte alla cittadinanza per diffondere ulteriori informazioni utili alla prevenzione. La prima tenuta dal responsabile regionale della task force contro il Covid-19 prof. Giustino Parruti e l’altra dal responsabile del reparto malattie Infettive dell’ospedale di Teramo dr. Pierluigi Tarquini. Il prof. Parruti aveva già dato la disponibilità per venerdì 11 settembre, ma il sindaco ha deciso senza relazionarsi con la commissione di annullare l’importante evento.
3) Inspiegabilmente, e senza avvisare né il presidente né la commissione sanità, qualche giorno fa è stata organizzata una visita dell’assessore regionale alla sanità Verì e del direttore generale della ASL di Teramo Di Giosia al nostro ospedale. In quella circostanza sono state espresse generiche rassicurazioni sul futuro dell’ospedale giuliese. In realtà in commissione era stato deciso che avremmo dovuto invitare in consiglio comunale il presidente Marsilio e l’assessore Verì con lo scopo di ottenere un tavolo di lavoro per approfondire tra regione e Comune la argomentata proposta di ospedale di primo livello nell’ambito della rete ospedaliera provinciale, approvata lo scorso anno all’unanimità in consiglio comunale. Ma dopo un anno ciò non è stato ancora ottenuto dal sindaco. Eppure l’assessore Verì, nel corso del suo intervento nell’aula magna dell’ospedale, ha detto che occorre costruire una rete ospedaliera ben strutturata e che gli addetti alla sanità locale hanno il compito di dire come realizzarla.Va aggiunto, inoltre, che la commissione sanità ha indicato anche di fornire gratuitamente le mascherine alla fascia di popolazione con indicatore ISEE inferiore a 20.000 euro inserendo la copertura nel bilancio comunale. Ebbene anche questa indicazione, nonostante l’importanza del suddetto presidio sanitario, è stata ignorata.
Alla luce quanto detto sopra e del fatto che nei giorni sono stati individuati a Giulianova 5 nuovi casi positivi per il Covid-19, mi sorgono spontanee alcune domande e considerazioni:
1. Che senso ha istituire la commissione sanità, coinvolgendo anche gli esperti, se poi si ignorano e si disattendono le indicazioni date unitariamente da tutti i componenti?
2. Perché durante tutta l’estate sono scomparsi gli inviti al rispetto delle regole fissate contro il Covid-19 e nella nostra città sono stati consentiti assembramenti, in ogni dove, senza il minimo rispetto delle misure di prevenzione? Consiglierei, inoltre, al sindaco di essere sempre puntuale – perché è un suo dovere – nell’informare i cittadini sui casi di nuovi contagi, evitando magari di sottolineare che trattasi di stranieri in quanto ciò non ha alcun rilievo per la prevenzione.
3. Le iniziative del sindaco sui temi della sanità devono essere finalizzate al conseguimento di un reale miglioramento dell’ospedale e della sanità pubblica giuliese nel contesto provinciale, lasciando perdere la propaganda perché in questa città ne è stata fatta sin troppa.
4. Dovremmo sapere tutti quanto sarebbe importante lavorare in maniera unitaria e concreta per la realizzazione di un ospedale di primo livello ubicato a Giulianova per la sua posizione baricentrica sulla costa, per i suoi collegamenti e per la significativa presenza turistica sulla costa provinciale teramana. Ma se il sindaco Costantini non ottiene un tavolo di lavoro con ASL e Regione in cui poter esporre le solide ragioni che stanno alla base della proposta elaborata dalla commissione sanità sarà sempre ben lontano dall’ottenere questo risultato.
Col Covid-19 non si scherza e l’ospedale di Giulianova non può continuare ad essere la cenerentola della sanità provinciale.Franco Arboretti
presidente della commissione sanità Comune di Giulianova