La Guardia di Finanza, nell’ambito della progettualità “ILLEGAL WORK”, promossa dal Comandante Regionale Abruzzo, Gen. B. Nunzio Antonio Ferla, ha svolto uno specifico intervento “a massa” su tutto il territorio della provincia Teramana per contrastare l’economia sommersa ed il lavoro “nero”.
L’attività, coordinata dal Comando Provinciale di Teramo, ha impiegato oltre 40 militari che hanno effettuato 13 interventi nei confronti di numerosi operatori economici operanti in vari settori: stabilimenti balneari, agricoltura, riparazioni meccaniche, ristorazione, servizi degli studi odontotecnici, commercio autoveicoli e confezioni di abbigliamento. Nel corso dei controlli sono state eseguite numerosissime “interviste” nei confronti di lavoratori operanti in settori individuati a seguito di una precedente azione investigativa.
Anche questi interventi ispettivi hanno confermato che il “lavoro nero” è un fenomeno, che difficilmente si presenta isolato, in quanto, nella maggior parte dei casi, è connesso ad altre manifestazioni di illegalità che vanno dall’evasione fiscale e contributiva, allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina, alle frodi in danno del sistema previdenziale.
Ed infatti, le Fiamme Gialle Teramane hanno individuato 28 lavoratori “in nero” di cui 12 clandestini ed hanno scoperto numerose violazioni di carattere fiscale.
Di fondamentale importanza, in questi casi, risulta la collaborazione dei lavoratori intervistati poiché attraverso l’attività ispettiva si vuole assicurare, tra l’altro, la tutela degli operatori corretti e dei lavoratori.
In particolare, nel territorio di S. Omero, i militari hanno individuato 12 persone di etnia cinese privi del permesso di soggiorno e quindi in completo stato di clandestinità impiegati presso un’azienda che confezionava capi d’abbigliamento. A quest’ultimi è stato notificato l’ordine d’espulsione emesso dall’Autorità di Pubblica Sicurezza dopo le previste procedure d’identificazione.
Naturalmente, lo stato di clandestinità ha fatto scattare la denuncia per violazione alla normativa sull’immigrazione clandestina nei confronti del loro datore di lavoro, attualmente irreperibile.
Nel corso della vasta operazione sono stati scoperti due evasori totali di cui uno operante nel settore degli studi odontotecnici ed uno nel settore della riparazione di autoveicoli.
Sono stati prontamente notiziati i competenti Uffici ASL e Direzione Provinciale del Lavoro per l’adozione dei provvedimenti di competenza.