Nell’ultimo numero di “Piccola città”, in prima pagina titolevamo “Se le gru tornano a volare”, con riferimento alla necessità di una sollecita partenza dei lavori nelle aree a sud di via Trieste, ex.Sadam ed ex-Foma,

lavori importanti anche per il futuro della Giunta Mastromauro e legati anche ad un altro intervento richiestissimo dalla cittadinanza, i lavori sulla statale adriatica con particolare riferimento alla zona nord (ma anche a sud non si  scherza come ognuno può chiaramente “comprendere” transitando ad esempio in corrispondenza della stazione di servizio Agip).  Purtroppo non solo le gru non volano ma fanno un passo indietro dopoi tagli annunciati al progetto ex-Foma contenuti in un emendamento sui sottotetti che ha mandato su tutte le furie gli imoprenditori che lì da anni (quelli ex Sadam da secoli) intendono cominciare a lavorare e non solo per se stessi ma anche per ridare vita ad un  quartiere finora penalizzato da ben altri e più pericolosi e vergongosi palazzoni che impediscono da ogni dove, quelli sì, la vista del mare. Si torna, dunque, a vecchie politiche antiprivatiste che sembravano superate e così mentre da un lato sis bandiera i quattro venti che qualunque cosa si faccia ormai lo si può fare con il contributo del privato, ecco che quando il privato si muove in questa cittò lo si blocca, gli si creano delle difficoltà e gli si fa pentire l’anima sua di aver scelto  Giulianiova per fare qualcosa. Sindaco Mastromauro, il suo motto è sempre stato, e lo hanno risottolineato in molti  l’altra sera in Consiglio comunale, è “Indietro non si torna”. E bisogna dire che non è uno slogan perch, stando ai fatti, indietro non torniamo ma solo perchè siamo fermi, immobili, non torniamo indietro ma non andiamo nemmeno avanti, da nord a sud non  c’è un cantiere e le imprese, soprattutto le piccole imprese arrancano, pongono gli operai in mobilità, in qualche caso licenziano. La disoccupazione cesrece assieme ad una crisi senza precdenti. Aspettavamo che le gru tornassero a volare ed invece stanno scappando via  così come, senza battere ciglio. scapparonoanche  le cicogne e si ammantò un velo nero sull’ospedale per cui nessuno può nascere più a Giulianova. Buona domenica. Ne abbiamo bisogno tutti. (22 maggio 2011)