LANCIANO – Le parole con cui il Questore ha giustificato anzi si è vantato dello sgombero notturno del presidio davanti alla Faist di Lanciano sono gravissime, figlie del clima che si respira da troppi anni nel nostro paese in cui i diritti dei lavoratori ormai si possono calpestare impunemente. Siamo tornati ai tempi in cui le forze dell’ordine e lo stato erano schierati a difesa del padrone.

La polizia è intervenuta in una vertenza sindacale che si era appena aperta pregiudicandone l’esito. Per il 17 era convocato il tavolo azienda-sindacati presso la prefettura.

Consentendo ai tir di portare via i macchinari il questore ha in pratica delegittimato il corretto confronto sindacale.

Quelle lavoratrici e lavoratori stavano difendendo un diritto – quello al lavoro – sancito dalla Costituzione che viene ben prima degli interessi dell’impresa a delocalizzare.

Il Questore va rimosso e i parlamentari abruzzesi dovrebbero inondare di interrogazioni il ministro degli interni.

Rinnovo la solidarietà a lavoratrici e lavoratori della Faist di Lanciano (Ch) che hanno subito l’intervento della polizia e che stanno perdendo il lavoro.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea