Sono quantomeno paradossali le parole dell’ assessore all’ ambiente Filipponi, il quale, al termine di una riunione con i sindacati dei balneatori, avente ad oggetto la problematica della raccolta dello piaggiato post-alluvione, recrimina il mancato supporto da parte di Provincia e Regione.

La stessa riunione, convocata con estremo ritardo, adottando la tecnica del prima creo il “pasticcio” e poi chiedo suggerimenti per risolverlo, non ha fatto altro che ribadire da parte degli stessi operatori balneari le perplessità sull’ affidamento dei lavori, sulla modalità di esecuzione e sul successivo smaltimento degli eterogenei materiali piaggiati, da me stesso sollevate alcuni giorni fa.

Fa specie, invece, l’assordante silenzio di Legambiente, che a Giulianova si scopre essere sempre più associazione ambientalista ad intermittenza, rammentando che in passato quando non sedeva alla corte dell’amministrazione, sulle stesse modalità di raccolta dello piaggiato prendeva posizioni chiare e ferme.

Tornado alle parole dell’ assessore delegato all’ambiente, lo stesso che sta gestendo in maniera “encomiabile” la realtà Cirsu-Sogesa, nel suo intervento lamenta l’abbandono della Provincia e della Regione.

Credo che l’assessore Filipponi debba fare chiarezza su cosa si intenda per abbandono e cosa al contrario si intenda con connivenza nell’uso di pratiche sbagliate ed improprie, altamente lesive del patrimonio sabbia, che ricascano pesantemente da un punto di vista economico sulle tasche dei cittadini in sede di smaltimento, contrarie alle direttive comunitarie e regionali, che l’amministrazione di Giulianova sta adottando.

Su queste ultime non si può pretendere l’avallo di Provincia di Teramo e Regione Abruzzo.

Al contrario, non solo la Regione Abruzzo ha indicato con la Circolare n1 del 2001 “ Direttive regionali per la gestione dei rifiuti accumulatisi in spiagge marittime” quali siano i metodi da seguire nelle operazioni di raccolta preservando prioritariamente la risorsa spiaggia e promuovendo la raccolta differenziata dei materiali e richiamando i principi comunitari in materia, ma anche la Provincia, a seguito di una riunione voluta con amministratori e operatori, dove risulta che il nostro ass. Filipponi abbia partecipato per soli cinque minuti, all’indomani dell’alluvione, si è preoccupata di predisporre a favore dei sindaci una bozza di ordinanza, contingibile e di urgente, fatta successivamente propria, sbandierandola sulla stampa come se fosse farina del suo sacco, dal Sindaco Mastromauro.

In conclusione, la solita rappresentazione teatrale, che ha come attori i nostri amministratori, avente sempre la stessa trama, che loro creano il danno e  poi chiedono soccorso agli enti sovra comunali per riparare, stà isolando sempre più la nostra Città.

Che ognuno in questi, come in altri contesti, faccia propria la capacità o l’incapacità di amministrare.

 

Cordialmente.                                                                                                     

 

 

                                                                                                                             Consigliere comunale                                                  

                                             Dott. Gianluca Antelli