Excusatio non petita, accusatio manifesta. Non si capiscono le imprudenti esternazioni del consigliere provinciale Montebello sulla questione doppi incarichi, bollate a suo dire prive di fondamento.
La sua scomposta reazione alle indennità percepite probabilmente in modo illegittimo è tipica di chi viene pizzicato con le mani nella marmellata e gli vale il primato di essere l’unico politico nello scenario provinciale ad avere la coda di paglia.
Evidentemente non ha tratto giovamento dalla lezione di stile del suo capogruppo Raimondo Micheli.
Nel merito, acclarata la sua sempiterna tendenza a subire il fascino delle poltrone, il già consigliere della camera di commercio, nonché consigliere provinciale, nonché consigliere nel cda dell’ARPA, che bulimico rivendica anche i gettoni di presenza dei consiglieri d’opposizione, faccia sapere ai cittadini, agli abbonati ARPA, agli operai senza stipendio Sogesa che tanto lo preoccupano, se sta continuando a percepire, rispettando la legge come dichiara, le indennità in virtù della sua nomina all’Arpa.
Per quanto riguarda il suo ruolo nei banchi della maggioranza, va evidenziato che se avesse svolto metà del lavoro compiuto dal sottoscritto all’opposizione, qualche risultato tangibile per la collettività si sarebbe visto. Invece la sua “vicinanza” ai problemi di Giulianova ha prodotto come massimo risultato la perdita dell’autonomia di una Scuola riferimento come l’Istituto tecnico Cerulli, peraltro invano dal sottoscritto avversata, più qualche foto ricordo asettica alle inaugurazioni.
Riccardo Mercante
Consigliere Provinciale
Italia dei Valori
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