GIULIANOVA _ La città, tra infastidita e incuriosita, ha assistito ieri pomeriggio alla manifestazione organizzata dagli anarchici in difesa del “Campetto occupato”, che era stato al centro di un atto vandalico con un incendio che aveva danneggiato numerose suppellettili.
C’erano non più di settanta manifestanti e forse gli organizzatori si aspettavano qualcosa di più. Di certo c’erano molti più rappresentanti delle forze dell’ordine, dai carabinieri, alla questura, alla polizia stradale, quella ferroviaria e ai vigili urbani. Strade del corteo tutte presidiate e la nazionale bloccata per oltre un’ora (ecco, forse questa, essendo appunto una “nazionale” si sarebbe potuto evitare( ma gli ordini della Questura erano precisi: Tutto si deve svolgere senza incidenti> e va detto che così è stato fatta eccezione per il lancio di qualche bottiglia di birra ma sulla strada e delle scritte che sono state disegnate su molti muri della città (in un caso, in via Nazario Sauro, si è sfioratolo scontro>. Il sindaco Mastromauro, che,parlando con il Questore, aveva cercato di ridimensionare in qualche modo il percorso, non ha potuto far nulla ma eiris era si è detto soddisfatto del fatto che <tutto si è svolto senza incidenti ed era proprio questo che si voleva anche se mi rendo conto che i disagi sono stati molti in una città blindata,. Con i negozi in arte con le serrande abbassate e fino ad una cert’ora non raggiungibili dalla potenziale clientela.> I manifestanti hanno elevato a simbolo della loro protesta, come era prevedibile, il campetto occupato di vile dello Splendore, ricavato in un parco dell’Istituto Castorani <dove noi abbiamo creato un’oasi di libertà per tutti> – era uno degli slogan- <mentre a lungo è stato un parcheggio per le auto>. Ed ancora campeggiava uno strisione sul quale era scritto:<Non brucerete mai le nostre idee> ed ancora, quello più grande “guai a chi ci tocca”. Ed un pizzico di politica ma ribadito con forza <siamo tutti antifascisti>. Il corto era formato da giovani, e c’erano anche delle ragazze ed anche molti giuliesi. Dopo il raduno in piazza del mare, tra slogan, canti e musica, si è transitati lungo via Nazario Sauro,già martoriata dal cantiere e quindi viale Orsini, via Tahon de Revel e l’Adriatica, che era bloccata a nord da via Montello e a sud dal bivio Bellocchio, il tutto tenuto sotto contro dai vigili urbani e dalla polstrada. Blindata anche la stazione ferroviaria con i cancelli chiusi e riaperti dopo il transito del corteo, che è salito naturalmente fino al Paese, lungo via Pive e poi piazza della libertà, corso Garibaldi fino all’approdo in viale dello Splendore dove si trova il campetto occupato ancora tra musica e canti e senza incidenti. Tutto il corteo, comunque, è stato filmato dalle telecamere delle Forze dell’Ordine.